Gli studenti dell’Associazione Luca Coscioni hanno raccolto 3.000 firme per dire no alla ricetta medica per la pillola del giorno dopo. Le firme sono state consegnate lo scorso 8 marzo, in occasione della festa della donna, al ministro della Salute. L’obiettivo è quello di far sì che la pillola in questione venga liberamente distribuita a donne adulte ma anche a minorenni. «Chiediamo al ministro Fazio di abolire l’obbligo della ricetta medica per la pillola del giorno dopo», spiega Annalisa Chirico, segretaria degli studenti dell`Associazione e candidata alle regionali nel Lazio con la lista Bonino.
«Nonostante il tentativo truffaldino di confonderla con la pillola abortiva, si tratta di un contraccettivo di emergenza. In Francia è distribuito gratuitamente alle minorenni e in molti altri Paesi, tra cui Gran Bretagna, Belgio e Spagna, è venduto come un normale farmaco da banco senza ricetta medica». Volontà degli studenti dell`Associazione è anche quella di «ripristinare il diritto dei cittadini a conoscere, affinché la sessualità sia vissuta in maniera libera e responsabile». Tenaci e coraggiosi si scontrano con un ministro che solo pochi giorni fa pronunciava il suo "no".
«La decisione spetterà all`Aifa ma come ministro e come medico escludo nel modo più assoluto l`abolizione della ricetta per la pillola del giorno dopo. Ci sono ampie dimostrazioni che la pillola del giorno dopo può causare gravissime complicanze. Il problema è di sicurezza non è assolutamente etico e vorrei che la politica stesse fuori da queste cose». Il problema, secondo noi, è la libertà e la sua tutela. E al contrario del ministro, vorremmo che la politica stesse dentro queste cose!
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