Severino Mingroni. Se riusciro’ a votare, votero’ 4 Si’!

Severino Mingroni
Venerdi’, 3 giugno scorso, e’ stato un bel giorno per me, perennemente depresso: per posta normale, in mattinata, mi e’ arrivato il numero di maggio 2005 del mensile abruzzese ZAC. A pagina 44 di esso, comincia un articolo in cui si parla di me: l’autore integra il “pezzo” con una mia intervista rilasciatagli per email; l’articolo e’ corredato da cinque mie foto a colori, prese da un mio sito Internet (in quattro sono gia’ disabile, mentre in una sono ritratto poco prima della trombosi); e’ logico che nella mia intervista parlo anche delle cellule staminali, pure embrionali, e del referendum prossimo sulla fecondazione assistita. E, semmai ce ne fosse bisogno, affermo che: Se riusciro’ a votare, votero’ 4 Si’!
Tra poco, spieghero’ perche’ bisognerebbe andare a votare e votare 4 Si, secondo me.

L’articolo che mi riguarda, consta di 3 pagine ma, mia sorella ha fotocopiato anche la successiva, perche’ essa e’ del comitato referendum per i 4 Si’ (si, proprio quello criticato dall’Onorevole Rutelli); ragione per cui, ha fatto tante fotocopie, spillate per due (fotocopie fronte-retro, per complessive quattro pagine piene) da distribuire a parenti, amici e conoscenti, soprattutto di Casoli, il mio paese in provincia di Chieti. Certo, non sono patinate e a colori come tutto il mensile, ma i soldi servono, particolarmente nel mio caso; e poi, la rivista ZAC e’ un giornale giovane, non ancora distribuito nelle edicole di Casoli e di molte altre localita’ abruzzesi. Quindi, non ha la diffusione di Panorama o L’Espresso, ma un locked-in patinato e a colori che fa propaganda per i referendum via web (http://xoomer.virgilio.it/severinomingroni/zac_05_05/caa_1.htm ), e pure tramite la sua famiglia, e’ sul serio la realta’ che supera la fantasia.

E torniamo appunto alla nostra propaganda fatta in casa: mia sorella sta distribuendo le suddette fotocopie a molte persone nel paese; mia madre le ha addirittura spedite anche a mio cugino a Roma, per posta prioritaria. Mentre le distribuiscono, si sentono dire: “Bene, cosi’ mi documento, perche’ se ne parla poco, soprattutto in tv”; oppure: “Molti politici e intellettuali dicono che si asterranno o invitano a non votare”; o infine: “Veramente, non mi interessa un gran che la questione”. Urgono ulteriori e semplici considerazioni e precisazioni, spero chiarificatrici, che mi accingo a fare di seguito: pure perche’ non ritengo che Casoli abbia una popolazione particolare, ma che quest’ultima sia lo specchio quasi fedele di tutta quella italiana.

La Legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita (fecondazione assistita a cui devono ricorrere quelle coppie che hanno problemi di fertilita’) e’ una Legge profondamente illiberale in molti suoi punti: in breve, secondo questi punti, il peccato per alcuni diventa reato per tutti. Cioe’, per capirci meglio: io non lo farei, tu non lo farai. Qualche esempio semplice, ma spero chiaro, come sono io (un ex bidello universitario, ora disabile grave, che pero’ legge, vede, sente e comunica grazie ad uno HeadMouse ed Internet):

stando a tale Legge, l’embrione, ancorche’ fuori dall’utero della madre e anche se congelato e soprannumerario, e destinato alla distruzione, e’ gia’ una persona e va tutelato, quindi, al pari della donna; e non si puo’ uccidere una persona per fare ricerca scientifica; e ancora, e’ vietata la clonazione mediante trasferimento di nucleo. Ragionamenti assai singolari, a dir poco: “Ideologie e norme in contrasto col sapere scientifico” titolava, al riguardo, un significativo articolo del Senatore Antonio Del Pennino, repubblicano eletto in Forza Italia (non della opposizione, percio’). Tanto e’ vero che i Britannici, i Belgi, gli Spagnoli, gli Israeliani, i Californiani, gli Australiani e i Coreani del Sud (per citare solo alcuni e diversi popoli democratici e occidentali) hanno ammesso la ricerca scientifica sugli embrioni congelati e soprannumerari, e destinati alla distruzione; se non addirittura la clonazione per ricavare cellule staminali embrionali (cellule fatte sviluppare al massimo fino a 14 giorni, non bambini!), con cui cercare di trovare in futuro cure a malattie gravi, e oggi inguaribili come il diabete; contro le quali malattie, le staminali adulte nulla attualmente possono, mentre le embrionali sembrano piu’ promettenti. D’accordo, la guarigione futura, totale o parziale, di noi disabili, pure gravi come me, non e’ una certezza, ma e’ una speranza: perche’ volete toglierci questa speranza? In definitiva, la maggioranza di ciascuno dei suddetti popoli, a partire dalla maggioranza dei loro ricercatori e politici, ha detto che la ricerca deve essere fatta su tutte le cellule staminali, anche embrionali. E sottolineo anche! Credo che pure la maggioranza degli Italiani voglia cio’, se fosse informata adeguatamente: se le si permettesse, cioe’, di conoscere per deliberare. E cio’ si ottiene votando 4 Si’.

Ed ancora, dovendo di nuovo i medici, oltre i ricercatori, seguire i troppi precetti antiscientifici di tale Legge: come si fa ad obbligare una donna ad accettare l’impianto in utero di tre embrioni contemporaneamente, contro la sua stessa salute? Che un embrione venga impiantato benche’ malato, tanto poi puo’ abortire, se si riscontrano anomalie nel feto e se la donna vuole? Perche’ non ammettere, alle tecniche di fecondazione assistita, altresi’ le coppie fertili, ma portatrici di malattie genetiche? La risposta a tanta irrazionalita’ normativa e’ semplice: l’embrione e’ una persona, e non si puo’ congelare una persona o rischiare di danneggiarla con la diagnosi pre-impianto; diagnosi che, se richiesta, fanno nei Paesi che mi risulta non siano incivili. Senatore Antonio Del Pennino, mi torna in mente sempre il suo articolo dal titolo: “Ideologie e norme in contrasto col sapere scientifico”. E mi torna anche in mente quel vecchio manifesto radicale su un altro referendum storico, quello sull’aborto (vedi la foto che accompagna l’articolo, ndr).

Se riusciro’ a votare, votando 4 Si’, penserei infatti pure alle donne, perche’ credo che, sentiti ovviamente i medici:
una donna debba poter essere lei stessa a scegliere quanti embrioni farsi impiantare in utero; e a far fare una diagnosi pre-impianto, se lo ritiene opportuno; scegliendo poi, nel caso nell’embrione si riscontrassero delle anomalie, se impiantarlo o meno in utero;
diagnosi pre-impianto che, con i miei 4 Si’, permetterei altresi’ alle coppie fertili, ma portatrici di malattie genetiche. Credo che anche la maggioranza degli Italiani voglia tutto cio’, se fosse adeguatamente informata: se le si permettesse, cioe’, di conoscere per deliberare.

E veniamo all’ultimo quesito. La Legge attuale non permette nemmeno la fecondazione eterologa. Per capirci, facciamo un esempio: abbiamo una coppia, con lui completamente sterile e lei fertile. Se i due vogliono, perche’ non permettere alla donna di essere fecondata, con un metodo non naturale (e sottolineo non), dal seme di un donatore anonimo e sano? Sempre per il solito motivo: il peccato per alcuni e’ diventato reato per tutti. Con 4 Si’, si consentirebbe pure questa ennesima e libera scelta.

Mi auguro ne sappiate un po’ di piu’ ora. E spero abbiate capito che la questione vi interessa, al di la’ del vostro grado di fertilita’ e del vostro stato di salute attuale: non potete accettare, infatti, che vi si obblighi a fare una scelta che non e’ peccato per alcuni, piuttosto che un’altra piu’ razionale, scientifica e di conseguenza preferibile per voi. Se le mie speranze sono giuste, allora vi pregherei di andare a votare e di votare 4 Si’! E diffidate molto di chi vi dice di non votare, anche se e’ un noto esponente della opposizione come l’Onorevole Rutelli. Egli, infatti, ha tra l’altro detto:

“Io mi asterro’ perche’ e’ il modo politico piu’ efficace per rigettare i quesiti. E’ la risposta giusta perche’ chi vota no involontariamente aiuta chi vuole il si’ e imbalsama la legislazione attuale delegittimando la possibilita’ di modificare la legge. Il non raggiungimento del quorum lascia la strada aperta a un miglioramento della legge, mentre il Si’ farebbe un macello, producendo una legge inaccettabile. Questa legge non e’ perfetta, va migliorata. Ma per migliorarla e’ indispensabile verificarla e affinarla. L’estrema complessita’ del tema forza i promotori dei quesiti a delle semplificazioni sbagliate. Sciabolate e accettate, necessarie per arrivare a coinvolgere il grande pubblico, sono la negazione della complessita’ della materia e quindi l’astensione rappresenta un radicale rifiuto di questa impostazione. In secondo luogo, l’astensione e’ il modo politico piu’ efficace per rigettare questa contesa. Chi vota No, involontariamente aiuta la battaglia del Si'”.

Onorevole Rutelli, perche’ dovremmo fidarci di uno come lei che ha votato a favore di questa brutta Legge? Io non mi fido affatto.
E ancora, se per ipotesi il quorum non venisse raggiunto (malauguratamente per me, e non solo), avremmo che: la Legge 40 rimarra’ immutata almeno fino alle prossime politiche della primavera 2006. Nel caso poi, a queste elezioni, vincesse di nuovo il Polo, essa non verrebbe toccata in alcun modo, rimanendo quindi invariata per i successivi 5 anni: per capirci, perche’ una madre dovrebbe cambiare suo figlio? Se, viceversa, dovesse vincere l’Unione nel 2006, penso a politici come Lei, Onorevole Rutelli, che hanno votato a favore di questa brutta Legge: gli Onorevoli Bindi, Mastella, Marini e via dicendo; e non credo proprio che modificherete certo la 40 (se la modificherete!) nel senso dei quesiti referendari; quesiti che non sono di sicuro sciabolate e accettate, perche’ il macello l’avete combinato voi. Si’, voi che avete fatto una Legge contenente delle norme contro il sapere scientifico, contro la liberta’ di scelta, di ricerca e di cura. E i quesiti referendari vogliono eliminare semplicemente queste norme.

Non volete che la gente sappia e vada a votare perche’ sapete di perdere se cosi’ sara’ e ripeto: il macello l’avete fatto voi che avete fatto la 40, altro che sciabolate e accettate! E propagandate ora l’astensione, perche’, vanificando i referendum con il mancato raggiungimento del quorum, non volete modificare per nulla la legge, tanto meno nel senso dei quesiti referendari; sia che vi chiamiate Rutelli, sia che vi chiamiate Buttiglione. Riguardo ai Capi attuali dei due schieramenti, avrei gradito molto che essi avessero dichiarato con chiarezza la loro scelta di voto o meno, a pochissimi giorni dai referendum, e cioe’: Si’, No, scheda bianca. Tuttavia, mi accontento che Lei, Onorevole Prodi, abbia dichiarato che andra’ a votare; cosa che, invece, non ha ancora fatto Lei, Onorevole Berlusconi, ipotizzando addirittura il suo non voto. Addirittura perche’, solo l’anno scorso, ha inviato sms agli Italiani, invitandoli a recarsi alle urne alle elezioni europee del giugno 2004. Meno male che la signora Berlusconi e la signora Rutelli hanno dichiarato che andranno a votare.

Diffidate altresi’ di chi invita al non voto, o a votare No, chiunque egli sia, parlandovi di mecenati di dottori folli, assassini e nazisti, dediti alla eugenetica: infatti, i Britannici, i Belgi, gli Spagnoli, gli Israeliani, i Californiani, gli Australiani e i Coreani del Sud (per citare solo alcuni e diversi popoli democratici e occidentali) non sono certo tali. E poi, mi riesce davvero impossibile pensare che Umberto Veronesi, Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, per citare solo tre dei piu’ noti nostri ricercatori, siano dottori folli.

Sapete, sono ridotto proprio male: tetraplegico e muto, sono completamente paralizzato e immobile, o quasi. Controllo in parte solo la testa, quanto basta per gestire un computer tramite un HeadMouse, appunto; e scrivere queste righe grazie ad una tastiera a video, e inviarle alla ADUC via posta elettronica. Per il resto, sono a totale carico della mia famiglia: mia madre, mia sorella e mio cognato, le mie due nipoti qualche volta. E’ assai difficile trasportarmi e lontano da questo pc non mi sento nessuno; e ho i miei dubbi di apparire lucido, quando devo andare fuori in mezzo alla gente. Ragioni per cui, sono quasi quattro anni che non mi faccio trasportare fuori di casa; e, i quattro anni precedenti, sono uscito in carrozzina unicamente altre due volte per cambiare abitazione. Percio’, non ho pensato nemmeno piu’ a votare alle elezioni, ritenendo anzi che tale diritto non mi competesse e toccasse piu’. Leggendo un comunicato web della ADUC dell’altro ieri (http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=115514) sul voto dei disabili trasportabili, scopro che pensavo male e allora mi son detto: dopo quattro anni, provo a farmi trasportare per andare a votare, tanto mi dicono che il seggio e’ vicino casa; spero di non arrecare eccessivo ed ulteriore disturbo ai miei; di non avere nessun tipo di problema mio o non dipendente da me. Se tutto andra’ bene, faro’ un pensierino pure alle politiche del 2006. Del resto, e’ in gioco anche la liberta’ di ricerca scientifica, questione che mi interessa e come! Quindi, il 12 e 13 prossimi, andiamo numerosi a votare per superare il quorum e votiamo in maggioranza 4 Si’.

E vinceremo tutti, compresi gli astenuti e i votanti No, perche’ ci sara’ liberta’ di ricerca e di scelta pure in Italia.