Pannella: portai Cicciolina alla Camera, non mi scandalizza una escort in studio

Teresa Bartoli
Pannella: non sono le veline a insidiare la moralità della politica  la responsabilità e della partitocrazia che imperversa ancora
 

Portò in Parlamento Ilona Staller, in  arte Cicciolina, figuriamoci se Marco  Pannella si scandalizza per l`invito in  tv di Michele Santoro a Patrizia D’Addario:  «Meglio che parli dal grande  schermo che nelle alcove dei potenti  impotenti» dice il leader radicale, a  Bruxelles da qualche  giorno, – dice – «anche  per non seguire  queste stronzate»:  «Perché, francamente,  ti pare davvero  che il problema sia la  presenza in tv di  "quella di Bari"?».  Pannella, se invitato  ad Annozero  presente la D`Addario,  ci sarebbe  andato?  «Ottima domanda. Me la rifaccia…».  Prego?  «Ottima perché è una domanda per  assurdo. Di inviti nei quindici o  vent`anni della fortunata carriera di  Santoro, ne avrò avuti tre o quattro e  un paio di questi con comportamenti  da codice professionale se non  peggio. Diciamo che per Santoro – e  per la sinistra perbenissimo di cui fa  parte, come per la destra del suo  collega Bruno Vespa – insomma per  questa allegra e un po` funerea compagnia  sono peggio che un fascista.  Vietato. Faccio anche presente che  Santoro, per giustificare il mio invito  nelle condizioni da tutti viste, ad  Annozero in campagna elettorale,  disse, mentendo d`al-  tra parte a suo modo,  che ero lì perché il  presidente della Repubblicalo  aveva preteso».  Ciò premesso, si sarebbe  seduto accanto  a Patrizia  D`Addario?  «Ciò premesso, Santoro  sa benissimo che  con me, in questi decenni,  avrebbe sempre  rischiato che io accettassi. Del  resto, sono certo che nell`unico servizio  pubblico che esiste nel nostro  paese, a radio radicale, Michele sarebbe  stato sempre invitato. Per non  parlare poi di Marco Travaglio la cui  unica responsabilità è che l`altra allegra  e funerea compagnia, quella che  domani pretende di manifestare per  la libertà di stampa, non trova uno  egualmente bravo ed efficace».  Insomma, non sfugga. Avrebbe  accettato l`invito anche questavolta,  si sarebbe seduto accanto all`ospite  delle notti di palazzo Grazioli?  «Sfuggire io? Non l`ho mai fatto in  vita mia… Non ci sarebbe stata un`eccezione  alla regola. Perché di decenze  o indecenze come queste sicuramente  se ne sono proposte a bizzeffe.  Questa roba è scandalosa solo per  la sua banalità e volgarità. Nel suo  insieme, da una parte e dall`altra».  Nessun imbarazzo, dunque?  «Come precisai quando candidammo  Cicciolina, pericoli per la democrazia,  la decenza e la moralità politica  di un paese non vengono dalla   Cicciolina o, per parlar d`altro – perché  non voglio equiparare le persone  – dalla D`Addario. Vengono, semmai,  da quella galleria di busti di almeno  due terzi della classe dirigente ufficiale  del sessantennio partitocratico  che continuano-ad imperversare».  Proprio lei, che coi Radicali ha  fatto tanto per i diritti delle donne,  non è disturbato da questa  mercificazione?  «Si è sempre fatta. Oggi viene fatto in  modo forse più volgare. Semmai il  problema è quando viene fatto in  modo molto più raffinato ed efficace.  Alludo all`uso mercificato delle caratteristiche  buone o cattive, vere o  presunte della femminilità nella società  d`oggi».  Berlusconi definisce «vergognosa  la partecipazione di una prostituta»  su una rete pubblica.  Che ne pensa?  «Povero Silvio. Lui parla  bene il francese: dico  che ormai dice "n`importe  quoi". Noi abbiamo  sempre sostenuto  che le rappresentanze  delle lavoratrici del sesso,  che esistono ormai  in tutto il mondo civile,  possano e debbano essere  ascoltate, nelle loro  ottime o pessime ragioni,  dall`opinione pubblica e non  solo nelle alcove dei potenti impotenti.  Così che si conosca la realtà della  loro vita, che è quella, come è noto  ma vale la pena ripetere, del "mestiere  più antico del mondo"».