L’Andalusia dice si alla “dolce morte”

MADRID – Prima legge sulla "morte degna" in Spagna. Il parlamento dell’Andalusia ha approvato questo pomeriggio con la maggioranza assoluta un insieme di provvedimenti che consentono al paziente di rifiutare un trattamento che prolunghi la sua vita in modo artificiale e proibiscono in questo caso l’accanimento terapeutico. Lo riferisce l’edizione elettronica de El Pais. La legge regola anche la sedazione palliativa che un malato può ricevere anche se questa rischia di «accorciare la sua vita». Denominata "Diritti e garanzie della dignità per i pazienti in fase terminale", la legge è stata approvata con i voti dei tre gruppi presenti nel parlamento andaluso: i socialisti (Psoe), i popolari (Pp) e la sinistra di Iu. 

Mentre socialisti e Iu hanno votato a favore di tutti e 33 gli articoli, il Pp ha votato contro in tre occasioni, per difendere la possibilità del medici di fare obiezione di coscienza e per chiedere una chiara «regolazione» dei comitati di bioetica. I vescovi del sud della Spagna hanno attaccato la legge, che ritengono «non è necessaria» perchè la società non la reclama e «gli ospedali possono funzionare anche senza», hanno affermato. L’Associazione federale per il diritto a morire degnamente si è invece «congratulata» con gli andalusi per aver inserito nello Statuto d’autonomia della regione una legge che «riconosce il diritto di tutte le persone alla piena dignità» durante la fase terminale della loro vita. La legge non parla invece di eutanasia e di "suicidio assistito", che dipendono dal codice penale spagnolo di responsabilità del governo centrale di Madrid.

Il provvedimento si propone di regolare situazioni come quella di Inmaculada Echeverria, una donna immobilizzata da 10 anni dalla distrofia muscolare che chiese -ed ottenne- nel 2007 di essere trasferita da un ospedale appartenente ad una congregazione religiosa a un pubblico per poter essere disconnessa dalla macchina per respirare che la manteneva in vita. La legge sarà pubblicata nei prossimi giorni sulla gazzetta ufficiale dell’Andalusia e, secondo Cnn+, potrebbe entrare in vigore verso Pasqua.

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