La Giustizia Globale vista dall’Università

L’anniversario dei 140 anni dalla nascita di Mahatma Gandhi accompagnano un’altra giornata del Congresso online dell’Associazione Luca Coscioni. Gli iscritti continuano a confrontarsi sui temi e sulle modalità organizzative dell’Associazione, che dal 2002 si batte per la libertà della ricerca scientifica e per l’autodeterminazione.
Preside della facoltà di Scienze Politiche alla Luiss Guido Carli e allievo di John Rawls, Sebastiano Maffettone ha voluto manifestare la sua vicinanza all’associazione, parlando di un tema che gli sta particolarmente a cuore, la giustizia globale. Un tema che, secondo il filosofo, può essere indagato sotto due profili. Innanzitutto, la povertà è la grande questione sociale degli ultimi tempi. Da una parte del mondo la dieta diventa costume sociale per una persona su due; dall’altra parte, 20 milioni di persone muoiono ogni anno, un “genocidio sistematico più grande di quello degli ebrei di Hitler”. Il secondo profilo riguarda la sostenibilità, ovvero “il rapporto tra il benessere delle ragioni presenti e quelle future”. Il professore invoca la ricerca di un “equilibrio tra la nostra capacità di sfruttamento del pianeta e le risorse esistenti”. Un’altra voce del mondo universitario è quella di Lorenzo Infantino, docente di Sociologia e ospite di entrambe le edizioni della Scuola Estiva Luca Coscioni. Infantino si rivolge ai giovani, al motore del domani. “In un Paese in cui tutto ristagna, noi abbiamo sommamente bisogno della loro incontaminata creatività, della loro capacità di invenzione, del loro senso della responsabilità”. Una raccomandazione bibliografica: l’”Epistola sulla tolleranza” di John Locke, che “farebbe bene a molti operatori della politica”. Gli Studenti Coscioni accolgono l’invito. E vanno avanti.