<b>Chi sono stati i primi a farsi sentire?</b>
«Il primo in assoluto è stato Marcello Lippi. Con il tecnico della Juve ci conosciamo da tanto tempo. Con lui sono stato compagno al corso di allenatori. Sentirlo mi ha fatto enormemente piacere e la cosa ha confermato quello che ho sempre pensato di lui: è un gentiluomo. Ma devo ammettere che tante altre persone si sono ricordate di me da Casarin a Campana».
<b>Ma c'è qualcuno che vorresti sentire e che non ti ha ancora chiamato?</b>
«Il ministro Sirchia».
<b>Per dirgli cosa?</b>
«Che in questo momento è l'unico che può dare ancora una speranza a me ed altre 5000 persone che in Italia sono affette dallo Sla. Tempo fa Coscioni, il presidente dei radicali italiani con il quale sono in contatto via Internet, ha proposto uno studio sulla sperimentazione delle cellule staminali. L'obiettivo ha solo uno sfondo terapeutico e non ha nulla a che vedere con la clonazione dell'uomo, a cui sono contrario».
<b>Nel frattempo chi è che senti più spesso? </b>
«Roggi, Landini, Pescatore e Morgia in pratica sono sempre qui con me. Il loro coinvolgimento è nato da quando l'amico Pescatore mi fece parlare per la prima volta della mia malattia dalle colonne di Ultrà Avellino».
<b>In quella circostanza lanciasti un appello alla tifoseria per reperire foto, filmati e giornali dell'epoca in cui giocavi con l'Avellino. Come è andata? </b>
«Un po