Congresso online, un sì all’eutanasia del mondo dello spettacolo e della ricerca

Va avanti il Congresso online dell’Associazione Luca Coscioni. Dopo lo scambio di vedute tra Gilberto Corbellini, copresidente dell’associazione, ed Emma Bonino, interviene Giulio Cossu, illustre scienziato e membro del Direttivo. Secondo Cossu la diagnosi delineata da Corbellini è “accurata, ma la terapia proposta rasenta l’eutanasia”. L’Associazione Coscioni continua a essere l’unica voce “che mantiene viva l’attenzione del Paese sui problemi della ricerca, dei malati e delle malattie oggi incurabili”. Sul futuro il professore ha le idee chiare: “Non bisogna farsi incastrare in battaglie di retroguardia. Nel giro di pochi anni la polemica sulle staminali embrionali sarà consegnata alla storia perché, grazie alla possibilità di riprogrammare cellule staminali adulte riportandole allo stato embrionale, non sarà più necessario utilizzare embrioni”. Di primaria importanza, invece, è la battaglia sul fine vita, testamento biologico ed eutanasia. Quanto alla ricerca, i governi di destra e di sinistra, indistintamente, hanno sempre rilasciato meri proclami senza realizzare una riforma meritocratica basata sulla peer review e sul monitoraggio dell’utilizzo delle risorse pubbliche.
Tra gli altri, è intervenuta Antonella Elia, che ha scandito un netto “sì” all’eutanasia e alla battaglia degli Studenti Coscioni per l’abolizione della ricetta per la pillola del giorno dopo; Mina Welby ha descritto “un settimo anno senza crisi” rilanciando il tema della disabilità. Particolarmente toccante il contributo di Paola Cirio, malata di sclerosi multipla: un appello affinché la volontà di ciascuno venga rispettata. Un appello che risuona ancora più forte nel giorno in cui le delegazioni dell’Associazione Luca Coscioni e dell’Associazione A Buon Diritto hanno consegnato al Presidente della Camera Gianfranco Fini i tremila testamenti biologici raccolti in questi mesi.