Nel giorno in cui si ricorda il 100esimo della nascita di Giorgio Napolitano e a seguito dell’incontro del Presidente della Repubblica con una rappresentanza della polizia penitenziaria, Marco Perduca, che per l’Associazione Luca Coscioni coordina le attività sulla salute in carcere ha diramato la seguente nota:
“Non passa giorno che non arrivino notizie delle sempre più drammatiche, cioè illegali, condizioni delle carceri italiane: suicidi di detenuti e agenti, edilizia precaria e perdurante carenza di personale, a tutto ciò si aggiunge un insufficiente qualità igienico-sanitaria della stragrande maggioranza delle strutture – come evidenziato dalle relazioni ottenute dall’Associazione Luca Coscioni a seguito di un accesso agli atti.
In queste stesse ore si ricorda la figura del Presidente Giorgio Napolitano che, corrispondendo a mesi di iniziative nonviolente di Marco Pannella, nel 2013 inviò un messaggio alla Camere che affrontava, cioè denunciava, ufficialmente lo stato illegale delle carceri italiane auspicando misure di decarcerizzazione e depenalizzazione. Se la seconda pare impossibile con queste maggioranze parlamentari la possibilità di adottare misure di liberazione anticipata speciale ci potrebbero essere.
Un testo c’è, quello dell’Onorevole Giachetti, e la necessità e l’urgenza di tale primo provvedimento è evidente e ricordata a ogni convegno o incontro sul tema. Tra l’altro da oltre due settimane Rita Bernardini è nuovamente in sciopero della fame a sostegno della calendarizzazione della proposta di legge sulla quale anche il Presidente del Senato La Russa aveva manifestato interesse. Per onorare degnamente il suo predecessore, il Presidente Mattarella dovrebbe fare altrettanto e porre formalmente la questione alle Camere.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.