Silvio Viale partecipa alla manifestazione nazionale dell’AISLA davanti a Montecitorio.
Silvio Viale, che alle ore 11 sarà al Ministero della Salute per difendere il ricorso contro un provvedimento disciplinare dell’Ordine dei Medici di Torino per avere prescritto la contraccezione di emergenza (la cosiddetta “pillola del giorno dopo”) davanti alle scuole, prenderà poi parte alla manifestazione indetta dall’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) per rivendicare il diritto all’assistenza e alla vita dei malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Silvio Viale, che è membro della Direzione Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e del Consiglio Generale di EXIT-Italia, ha dichiarato:
“Aderisco volentieri alla manifestazione dell’AIFA e sono felice di potere portare l’adesione direttamente a Roma, davanti a Montecitorio. A Torino, alla stessa ora, Alessandro Frezzato, dirigente dell’Associazione Luca Coscioni, affetto da distrofia muscolare, sarà davanti alla Regione Piemonte insieme a Domenico Massano in rappresentanza dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta. Proprio noi, che siamo favorevoli all’eutanasia volontaria e contro l’abbandono terapeutico-assistenziale, siamo felici di partecipare alla manifestazione dell’AISLA, condividendone lo spirito. Personalmente sono doppiamente felice nel constatare che l’AISL abbia accantonato le polemiche contro l’eutanasia, che hanno spesso monopolizzato le iniziative di alcuni suoi esponenti, e mi auguro di poterli trovare accanto nelle battaglie per l’autodeterminazione. Nel frattempo, come medico e come radicale, aderisco “senza se e senza ma”. Essendo domani a Roma per un ricorso contro un ingiusto provvedimento disciplinare dell’Ordine dei Medici (ore 11 in Via Ribotta 5) non potrò essere presente all’inizio della manifestazione, ma farò di tutto per essere presente successivamente. La lotta dell’AISLA per dare la maggiore dignità possibile alla qualità di vita dei malati con SLA o con disabilità gravi è una nostra battaglia prioritaria non disgiunta da quella al diritto ad una morte dignitosa.”