Intervento dell’on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali, membro di giunta dell’Associazione Coscioni
Il 10 novembre scorso tre illustri ricercatori italiani a livello mondiale – Elena Cattaneo, Paolo Bianco e Ranieri Cancedda – hanno inviato una lettera al Ministro della Salute, riguardo i finanziamenti di 3 milioni di euro per la ricerca sulle malattie rare e sulle cellule staminali previsti nella Finanziaria 2007. Per i tre ricercatori è necessario fare luce su come, con quali criteri e a quali ricercatori e strutture vanno i fondi e se e’ vero che i destinatari siano stati definiti a priori senza alcuna pubblicità e senza alcuna procedura di valutazione scientifica. I 3 milioni di euro per la ricerca sulle cellule staminali, sono stati gestiti, a quel che risulta, “direttamente dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, ma non risulta che sia stato pubblicato un bando o che singoli ricercatori o istituzioni abbiano potuto liberamente presentare progetti o domande di finanziamento”.
I tre ricercatori, nella lettera al ministro denunciano che il modo di finanziare la ricerca sulle staminali e’ sintetizzato nel neo-anglismo “top-down”, o di cooptazione, una procedura che non appartiene ad alcuna realta’ scientifica internazionale. Una catena che dalla Commissione ministeriale attribuisce risorse verso una singola istituzione e singoli ricercatori che con un passaparola scelgono i destinatari dei finanziamenti.
Insieme agli altri deputati radicali della Rosa nel Pugno (Marco Beltrandi, Sergio D’Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco) abbiamo presentato al ministro della Salute un’interrogazione per sostenere le richieste dei ricercatori e per sapere se non ritenga di sospendere i finanziamenti, visto il modo assolutamente non trasparente in cui sono stati elargiti.
In due precedenti interrogazioni, elaborate insieme all’Associazione Coscioni, (1) si era gia’ cercato di fare luce su alcuni finanziamenti per la ricerca sulle cellule staminali, quando Enrico Garaci fu nominato Presidente della Commissione Ministeriale cellule staminali, in seno all’Istituto Superiore della Sanita’, di cui lo stesso Garaci e’ presidente dal 2001. Le risposte forniteci non hanno chiarito la “spartizione” dei fondi, per l’esattezza 7,5 milioni di euro, anzi e’ emerso che la commissione e la “spartizione” di denaro pubblico avvenne grazie a un regolamento che prevedeva che chi chiedeva i finanziamenti era anche chi decideva a chi destinarli. In quella occasione il Ministro assicuro’ che per il futuro quella procedura poco trasparente sarebbe stata archiviata e sarebbero stati adottati i metodi utilizzati a livello internazionale di peer review system, che implica il coinvolgimento di revisori terzi e indipendenti. Del resto lo scorso 5 settembre si e’ insediata la Commissione Nazionale della Ricerca Sanitaria che ha tra i suoi compiti proprio la definizione dei criteri per la selezione dei progetti di ricerca secondo il metodo peer review.
Purtroppo da come sembrano essere stati assegnati questi 3 milioni, non si puo’ non prendere atto che non c’e’ traccia delle promesse fatte sui metodi, e nei fatti si procede nella direzione della “spartizione” non trasparente. Colpisce anche che Enrico Garaci mantenga la direzione dell’ISS e il ministero della Salute lo sostenga per la terza volta a questo incarico nonostante la commissione Igiene e Sanita’ al Senato abbia espresso parere contrario, vista la gestione poco trasparente in merito all’assegnazione dei finanziamenti pubblici.
(1) l’interrogazione 5-00014: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=18
l’interrogazione 5-01349: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=587
Il testo dell’interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=729