Aborto: Rosa nel Pugno, presenterà PdL per revisione 194
Si’ a interventi in strutture private, ridurre tempi attesa
(ANSA) – ROMA, 11 GEN – Rivedere la legge 194: non e’ un tabu’, ma la finalita’ della proposta di legge che i parlamentari della Rosa nel Pugno (Rnp) depositeranno nei prossimi giorni alla Camera e di cui e’ discusso oggi, anche durante le audizioni della commissione Affari sociali nel corso dell’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge. “La nostra proposta di legge – ha detto Enrico Buemi, deputato della Rosa nel pugno – vuole richiamare l’attenzione su questioni che sono rimaste non risolte dalla 194. Siamo dunque pronti a riaprire il confronto. Tra i punti della legge da modificare secondo la nostra proposta, ci sono la prevenzione primaria e la contraccezione, il fornire un servizio a tutti i cittadini italiani alle condizioni previste dalla 194, sia in strutture pubbliche che private, e la garanzia di rendere disponibili anche altre tecniche, come quelle dell’aborto farmacologico”. La legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e’ rimasta inapplicata in molte sue parti, secondo Silvio Viale, primo medico ad aver sperimentato la pillola abortiva RU486 al Sant’Anna di Torino e membro dell’associazione Luca Coscioni. “Per questo sarebbe bene – ha detto durante l’audizione in commissione – allargare l’indagine conoscitiva ad altri punti della legge rimasti lettera morta, primo fra tutti la contraccezione e la prevenzione primaria. Senza dimenticare poi che non c’e’ nessuna legge in Italia che vieta la sperimentazione della pillola abortiva, il cui principio attivo e’ stato inserito dall’Oms nella lista delle medicine essenziali”. Tra le altre questioni affrontate da Viale e inserite nella PdL, c’e’ la riduzione dei tempi per arrivare all’intervento. “In media, dalla richiesta dell’appuntamento all’intervento – ha continuato Viale – trascorrono 21 giorni, contro i sette previsti dalla procedura ordinaria. Nell’80% dei casi l’attesa supera le tre settimane, e in circa un quarto delle occasioni addirittura il mese. Nella proposta vengono precisate le procedure per l’ivg nei primi novanta giorni, stabilendo tempi certi per la struttura tenuta ad effettuare l’intervento, e ampliate le possibilità di ricorso all’aborto dopo i novanta giorni a tutela della salute della madre e qualita’ della vita del nascituro. Gli interventi potranno essere eseguiti anche in strutture private, autorizzate dalla Regione”. Sui temi della vita, ha concluso Marco Cappato, segretario dell’associazione Luca Coscioni, “non giochiamo in difesa. Lo abbiamo detto anche a Prodi questa mattina. Noi rivendichiamo i risultati positivi ottenuti dalla 194 ma siamo pronti a modificarla, perche’ il suo mancato rispetto e’ contro la liberta’ della donna”. (ANSA).
ABORTO/ ROSA NEL PUGNO: PdL PER INTERRUZIONI ANCHE NEL PRIVATO
Sì a revisione 194 ma per riduzione dei tempi di attesa
Roma, 11 gen. (Apcom) – Una proposta di legge che preveda l’aborto anche nelle strutture private e la riduzione dei tempi di attesa. Questi alcuni dei punti principali della proposta di legge che la Rosa nel Pugno presenterà prossimamente e di cui si è parlato, in parte, oggi durante l’audizione della commissione affari sociali della Camera, dedicata all’applicazione della 194. “Questa proposta di legge – ha spiegato Enrico Buemi (Rnp) – non vuole imporre niente a nessuno, vuole solo rafforzare i punti deboli della 194. Se l’intenzione, avuta finora, è quella di modificare questa legge, allora siamo d’accordo. Se invece, la si vuole trasformare in uno strumento elettorale, allora noi allunghiamo il tiro”. Secondo Buemi “bisogna attuare principalmente un’azione preventiva, basata sulla cultura della contraccezione, anche con una informazione maggiore e più capillare. Inoltre deve essere possibile effettuare l’aborto anche nelle strutture private: tutti i cittadini – aggiunge – devono poter avere questa possibilità e non ci possono essere fattori ambientali che incidono su questa scelta”. Questa proposta di legge avrà la firma di tutti i deputati della Rosa nel Pugno e verrà depositata prossimamente. Tra i sostenitori di questa PDL anche l’Associazione Luca Coscioni. “Proprio questa mattina – ha dichiarato Marco Cappato, segretario dell’Associazione – abbiamo avuto un incontro con Romano Prodi, al quale abbiamo ribadito che noi, come radicali, sui temi della vita, non giochiamo in difesa, vogliamo e dobbiamo solo rivendicare delle posizioni politiche e delle proposte proprio in favore della vita. E’ già in corso un’offensiva vaticana e clericale e ha già avuto i suoi effetti”. All’audizione di quest’oggi era presente anche Silvio Viale, primo medico ad aver sperimentato la pillola abortiva RU486 e membro dell’associazione Luca Coscioni. Secondo Viale l’indagine conoscitiva sulla 194 non è applicata a tante parti della legge, quindi andrebbe estesa. Inoltre, dice Viale “non c’è nessuna legge in Italia che vieti la sperimentazione della pillola abortiva. Altro punto importante del PDL è quello relativo ala riduzione dei tempi di attesa: nonostante la legge – aggiunge Viale – preveda che l’aborto debba essere praticato subito, oggi, mediamente, trascorrono 21 giorni da quando la donna chiede il primo appuntamento”. Gnr
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