Il Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni sostiene l’appello lanciato dal paziente Cristian Filippo e della campagna Meglio Legale.
Una vergogna per la regione ma anche per lo Stato che non garantisce il diritto alla una cura. Una soluzione ci sarebbe: in Commissione Giustizia è in discussione la proposta Magi-Licatini per la coltivazione domestica
Marco Cappato si è presentato davanti al Consiglio Regionale della Calabria per sostiene l’appello lanciato dal paziente Cristian Filippo tramite la campagna Meglio Legale: “L’impossibilità di accedere liberamente e gratuitamente alla cannabis terapeutica è una violenza istituzionale” ha detto Cappato.
Cristian Filippo, ventiquattrenne di Paola, piccolo comune della provincia di Cosenza, è affetto da Fibromialgia, patologia che provoca dolori lancinanti. In regolare possesso di una prescrizione medica, Filippo si è visto negare dalla Sanità Regionale la sua medicina poiché non prevista dal Sistema locale. Il giovane ha quindi deciso di coltivare due piante in casa: una scelta obbligata, spinta anche dalla volontà di non rivolgersi al mercato nero, che lo porta oggi a rischiare fino a sei anni di carcere.
Legale da quattordici anni, la cannabis terapeutica è riconosciuta a livello internazionale per la sua efficacia su molte patologie, tante delle quali riguardanti i sintomi del dolore cronico. Tra le malattie per le quali questo tipo di terapia è particolarmente indicato c’è anche la fibromialgia, patologia dalla quale è affetto il ventiquattrenne di Paola.
Prescrivere la cannabis medica in Italia è assolutamente lecito anche se molti cittadini che ne fanno uso denunciano da tempo la difficoltà a rintracciare il farmaco in maniera continuativa e in quantitativi adeguati. Queste difficoltà si trasformano direttamente in impossibilità in tre regioni italiane: Valle d’Aosta, Molise e Calabria. Queste tre infatti, non hanno un decreto regionale per recepire le direttive del Ministero della Salute che prevedono la possibilità di curarsi con questo tipo di terapia.
Quella di Filippo è solo una delle tantissime storie che quotidianamente vengono raccolte da Meglio Legale e dall’Associazione Luca Coscioni: “Seguiremo e aiuteremo le persone per liberarsi da questa violenza istituzionale” ha concluso Cappato.
Una soluzione, infatti, sarebbe però a portata di mano: in Commissione Giustizia è in discussione la proposta Magi-Licatini che permetterebbe la coltivazione domestica e consentirebbe ai pazienti e ai consumatori di non incorrere in problemi giudiziari ed avere libero accesso alla propria terapia.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.