Lazio, Rossodivita-Berardo (radicali): nessuna comunicazione a ospedali su impiego Ru486

Dichiarazione dell’avv. Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, consiglieri regionali radicali Lista Bonino Pannella del Lazio

L’Emilia Romagna ha confermato i profili di assistenza previsti in regione sull’utilizzo della pillola abortiva Ru486, con la possibilità di interruzione volontaria della gravidanza (Ivg) medica, in day hospital e in ricovero ordinario. La validità dei profili di assistenza trasmessi alle Aziende sanitarie dalla Regione nel dicembre 2009 è stata confermata – si legge nella nota dell’assessore regionale alla Salute Giovanni Bissoni – dal supplemento di istruttoria condotto dai direttori sanitari e dai direttori di ostetricia e ginecologia delle Aziende sanitarie nella riunione del 31 marzo scorso.

In quella sede è stata presa in esame la letteratura scientifica a fondamento del parere tecnico reso dal Consiglio superiore di sanità rilevando come essa “nulla aggiunga o modifichi rispetto alle conclusioni cui si era giunti in ambito regionale”. A che punto stanno le indicazioni della Regione Lazio visto che nessun ospedale del nostro territorio ha comunicazioni rispetto all’utilizzo della Ru486 per l’aborto farmacologico? Come consiglieri regionali radicali chiediamo da subito la convocazione di una Commissione in sede regionale, non essendovi ad oggi nessuna comunicazione di indirizzo dell’aborto farmacologico con mifepristone (RU 486) da parte della Regione Lazio, allargata al contributo – questa volta – dei lavori conclusi in Emilia Romagna, che tenga conto del supplemento di istruttoria condotto dai direttori sanitari e dai direttori di ostetricia e ginecologia delle Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna, ai fini di stabilire le modalità di applicazione della procedura presso le Aziende ospedaliere della Regione Lazio.

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