I diritti delle persone con disabilità siano al primo posto nell’agenda politica del Ministero della Salute
L’Associazione Luca Coscioni ha ribadito la necessità che le persone con disabilità ricevano esattamente gli ausili e protesi appropriati che sono prescritti dai propri medici. Vista la sostanziale inerzia del Governo su tale materia, ha presentato una diffida al Ministro della Salute.
Dichiara Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni: “Abbiamo ripetutamente chiesto al Ministro della Salute Speranza e alle regioni che fosse data piena applicazione all’art. 30 bis della Legge n. 96/2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 giugno 2017, al fine di porre fine all’attuale situazione di criticità, irrimediabilmente lesiva dei diritti delle persone con disabilità determinata dall’assoluta inadeguatezza riscontrata in ordine alla fornitura dei dispositivi tecnici necessari a soddisfare le esigenze dei pazienti affetti da patologie serie e complesse”.
Aggiunge Rocco Berardo, responsabile delle iniziative disabilità condotte dall’Associazione Luca Coscioni “Maurizio Bolognetti, Consigliere Generale dell’Associazione Luca Coscioni, ha intrapreso una iniziativa nonviolenta di sciopero della fame, che come ha già preannunciato nei giorni scorsi, dalle 23:59 di mercoledì 23 settembre è diventata digiuno con la rinuncia anche ai tre cappucci per giorno, procedendo con la sola acqua, con appello al Ministero della salute e alla Regione Basilicata affinché, come da noi richiesto insieme a centinaia di persone che ne hanno sostenuto l’iniziativa e sottoscritto una lettera appello al Ministro, si procedesse senza ulteriori attese per mettere fine alla violazione di diritti umani fondamentali delle persone con disabilità che hanno necessità di ausili appropriati alle loro esigenze di salute. Purtroppo non ha ancora ricevuto una risposta”.
L’avv. Dario Capotorto, del Comitato dei Giuristi per le libertà dell’Associazione Luca Coscioni, difensore nel procedimento dichiara “abbiamo chiesto con diffida al Ministero di disporre il trasferimento, nel termine di 90 giorni, dei dispositivi protesici personalizzati per disabili (elencati nell’allegato 1 bis della Legge n. 96/2017, nell’elenco 1 dell’allegato 5 al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza – GU n.65 del 18-3-2017 – Suppl. Ordinario n. 15”) escludendoli dall’acquisto attraverso appalto pubblico, per consentire un percorso di erogazione appropriato, volto a garantire un’efficace risposta alle singole esigenze degli utenti. Abbiamo annunciato attraverso questa diffida che in caso di perdurante inadempimento, l’Associazione avvierà una class action pubblica ai sensi dell’art. 1 del D.Lgs. 20 dicembre 2009, n. 198 al fine di tutelare gli interessi dei propri associati.”
Conclude Filomena Gallo: “È tempo che siano eliminate discriminazioni e che le persone con disabilità con le loro famiglie non debbano essere costrette a causa degli errori e omissioni delle istituzioni a rinunciare a dispositivi importanti per la loro vita e la loro salute, spiace dover ricorrere ogni volta ai Tribunali per affermare diritti fondamentali”.
Il giorno 6 ottobre 2020, dalle ore 18 si terrà la commissione online “No barriere: accessibilità, ausili e assistenza” che approfondirà all’interno del XVII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, le problematiche e le azioni in corso.
QUI il programma
Il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, intitolato “Il diritto a godere della scienza” prenderà il via sul web venerdì 25 settembre (ore 17.30- 20.00), e durerà fino domenica 11 ottobre con un programma di commissioni online che si terranno tra il 28 e il 10 ottobre. Le due giornate conclusive (il 10 e l’11) verranno invece realizzate “fisicamente” a Roma. Informazioni complete al seguente link: https://www.associazionelucacoscioni.it/congressi/xvii-congresso/
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.