Ora la proposta potrà approdare in Consiglio regionale
Il Veneto è la prima regione d’Italia ad aver raggiunto la soglia delle firme necessaria per poter portare la proposta di legge regionale sul “suicidio assitito” in Consiglio regionale. Sono infatti oltre 7.000 i cittadini veneti che ad oggi hanno sottoscritto il testo di “Liberi Subito”, la proposte di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna infatti era partita il 4 febbraio (con il Veneto prima regione in Italia) e avrebbe avuto 6 mesi di tempo per portare a termine la raccolta firme.
Alle 7000 firme raccolte ai banchetti nelle piazze bisognerà aggiungere le firme raccolte presso i Comuni e presso gli studi legali. La raccolta proseguirà nei prossimi giorni per raggiungere una quota di sicurezza stimata attorno alle 7.700 firme. Nel frattempo si procederà con l’acquisizione della certificazione elettorale di ogni sottoscrittore negli oltre 500 Comuni veneti.
“Esprimiamo la nostra gratitudine alle 7.000 persone che hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale “liberi subito” – commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -. Grazie alla loro azione, il Consiglio regionale avrà l’occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti veneti in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà. Ci auguriamo che altre Regioni possano presto seguire, in particolare in Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia dove è in corso la raccolta firme”.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.