Il 18 febbraio il Senato della Repubblica discuterà una mozione sui programmi di finanziamento pubblico alla ricerca presentata dalla Senatrice Elena Cattaneo che, tra le altre cose impegna il Governo:
- a disporre il finanziamento stabile del fondo FIRST per prevedere annualmente bandi PRIN non inferiori a 350 milioni di euro,
- a far sì che gli indicatori chiave di prestazione siano rigorosi e oggettivi per consentire una selezione dei centri nazionali e partenariati che meglio hanno utilizzato e valorizzato le risorse ricevute, con una reale prospettiva di sostenibilità propria;
- a istituire, presso il Ministero dell’università e della ricerca, una commissione che elabori una proposta operativa per la creazione della struttura (auspicata nella Strategia per la ricerca fondamentale) che mimi o funga da “agenzia della ricerca” dedicata a gestire le procedure di valutazione nell’ambito delle numerose linee di finanziamento della ricerca pubblica italiana, facendo tesoro dei modelli organizzativi e operativi diffusi da tempo in pressoché tutti gli Stati europei.
“Ci uniamo all’iniziativa di Antonio Musarò (Sapienza), Elisabetta Cerbai (UniFI), e Michele Simonato (UniFe)” hanno dichiarato Valeria Poli, Anna Rubartelli e Federico Binda, che da anni animano le attività dell’Associazione Luca Coscioni per la sburocratizzazione dei finanziamenti alla ricerca e l’istituzione di un’Agenzia Nazionale per la Ricerca “”a sostegno della mozione Cattaneo e altri su finanziamenti alla Ricerca, nella speranza che la Ministra Bernini colga l’occasione per chiarire quali sono gli obiettivi prioritari del governo in materia di finanziamenti per la ricerca italiana oggi e investimenti per un futuro dove rischiamo di rimanere in grave ritardo.

L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.