Il quotidiano Il Foglio ha riservato parte della sua edizione giornaliera ad una lettera firmata da 130 scienziati. Chiedono che si faccia corretta informazione in tema di vaccini. La missiva è stata redatta, spiega il giornale diretto da Claudio Cerasa, dopo un articolo de Il Tempo in cui si parlava di una “analisi chock” sui vaccini commissionata dall’associazione free vax Corvelva, rivelatasi non attendibile.
Tra i firmatari della lettera, vi sono anche quattro dirigenti di primo piano dell’Associazione Luca Coscioni: il co Presidente Michele De Luca e i consiglieri generali Gilberto Corbellini, Giulio Cossu e Guido Silvestri. Riportiamo di seguito il testo della lettera.
La salute passa anche attraverso la corretta informazione dei cittadini
La salute dei cittadini passa anche attraverso la corretta informazione. Questa affermazione, apparentemente ovvia, è stata ancora una volta contraddetta dalla pubblicazione di notizie, rilanciate in prima pagina da un quotidiano nazionale, che, senza controllare i fatti e la reputazione di presume di averli analizzati sperimentalmente, ha recentemente sollevato il caso di una presunta non conformità di alcuni lotti vaccinali. Senza alcun rispetto per i lettori ha dato credito ad analisi che, per quanto finora trapelato, non hanno nulla di scientifico, trasparente, riproducibile.
Senza che la comunità scientifica nazionale e internazionale abbia potuto esaminare altro che un povero documento prodotto da una sedicente associazione free-vax, è stata data la falsa notizia che alcuni campioni esaminati sarebbero privi della componente attiva, vale a dire degli antigeni immunogenici, mentre invece risulterebbero contaminati da composti di ogni genere, tra cui molti tossici. Il tutto, come già denunciato da diversi esponenti di assoluto rilievo della comunità scientifica nazionale ed internazionale, sulla base di una procedura sperimentale fallata e senza che i risultati siano stati sottoposti a nessuna revisione da parte di riviste scientifiche di rispetto internazionale. Inoltre non si tiene conto che il vaccino induce una forte risposta immunitaria contro l’antigene, come risulta dai milioni di persone vaccinate.
Di particolare gravità appare la presa di posizione del presidente dell’ordine nazionale dei biologi, che ha ritenuto di cofinanziare le “ricerche” dell’associazione per la “libertà di vaccinazione” CORVELVA – si ignora sulla base di quali credenziali, in quali laboratori, e con quali garanzie circa le reali capacità scientifiche della stessa – per poi rilasciarne i presunti risultati attraverso la stampa, ignorando da una parte le complesse procedure di analisi di qualità dei lotti vaccinali, che eccedono di gran lunga le capacità improvvisate di laboratori senza esperienza, e dall’altra l’intera comunità scientifica nazionale, che avrebbe potuto esercitare quella necessaria revisione critica e indipendente dei risultati prima della creazione di un inutile allarme pubblico, come prevedono la buona pratica scientifica e l’integrità nella ricerca accademica, ma anche la deontologia e l’etica pubblica.
Con questa lettera intendiamo esprimere la più ferma disapprovazione e condanna per quella che appare un’operazione volta a confondere l’opinione pubblica e instillare pericolosi allarmismi, utilizzando come leva documenti pubblicati in rete che sono fondati su metodi irrimediabilmente inidonei e che traggono conclusioni scientificamente infondate. Riteniamo per parte nostra doveroso riaffermare i principi metodologici della ricerca scientifica, che poggia innanzitutto su procedure e controlli convalidati e accurati, pubblicate su giornali scientifici di valore e non, su pseudo-ricerche pubblicate in internet.
Invitiamo l’opinione pubblica a diffidare di ricerche fai da te, da chiunque siano rilasciate, quando non sia chiaramente disponibile l’evidenza sperimentale inoppugnabile necessaria per supportare affermazioni così eccezionali.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.