L’iniziativa “Con te per l’Eutanasia Legale” ha mobilitato 56 città: 113 tavoli, dibattiti, confronti e una media di quasi 70 firme a tavolo.
Altre 7.500 firme per sollecitare la discussione della proposta di legge Eutanasia Legale, da due mesi nell’agenda dei lavori delle Commissioni Giustizia e Affari Sociali, ma finora discussa per un totale di sole tre ore. Manca poco infatti al 24 settembre 2019, quando scadrà il termine che la Corte Costituzionale ha dato al Parlamento per estendere le tutele costituzionali anche alle libertà fondamentali delle persone che chiedono di essere aiutate a porre fine alla propria vita, a causa di una condizione di sofferenza insopportabile nel quadro di una malattia irreversibile.
56 città, 113 tavoli e 7.500 firme – che vanno ad aggiungersi alle 130.000 raccolte dal 2015 e già depositate in Parlamento – sono i numeri dell’intensa campagna di sensibilizzazione nazionale condotta nel week end da Associazione Luca Coscioni, UAAR, Radicali Italiani, Chiesa Pastafariana e gruppi locali di Più Europa. Una tre giorni ricca di dibattiti e confronti e un messaggio finale al Parlamento.
A seguito della mobilitazione, nel calendario delle Commissioni alla Camera è ricomparsa la ripresa della discussione in programma il giorno 28 marzo, alle ore 9, con le audizioni degli esperti.
Dalle 11.30, il 28 marzo, fuori da Montecitorio l’Associazione Luca Coscioni manifesterà per chiedere un’accelerazione dei lavori!
«Metà del tempo indicato dalla Consulta al Parlamento per garantire libertà fondamentali alla fine della vita è ormai trascorso ma la Camera dei Deputati è ancora nella fase delle audizioni» sostiene Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. «Di questo passo, la scadenza del 24 settembre indicata dalla Corte costituzionale sarà mancata. In quella data, i giudici costituzionali potranno comunque decidere su quella che il loro Presidente Giorgio Lattanzi ha definito “incostituzionalità prospettata”. Ma sarebbe un’occasione persa da parte del Parlamento per esercitare la propria funzione legislativa, a 5 anni e mezzo dalla presentazione della legge di iniziativa popolare sottoscritta da ormai oltre 140.000 persone».