Eutanasia: parte l’iniziativa online per sollecitare i capigruppo della Camera

Capigruppo alla Camera dei Deputati - febbraio 2020

Cappato: “Passi avanti in Spagna. Dal 2013 in Italia un immobilismo anticostituzionale”

Solamente 3 mesi dopo le elezioni di novembre 2019, il Congresso spagnolo ha approvato la discussione delle proposte per la legalizzazione dell’eutanasia, il cui testo passerà ora alle Commissioni, dopo due tentativi andati a vuoto nel 2018 e nel 2019. In Italia anche se con la legge sul testamento biologico e la recente sentenza della Corte costituzionale sul caso Cappato/Dj Fabo sono stati enormi passi avanti che hanno dato una “via di fuga” a tante persone malate dipendenti da terapie salvavita, la legalizzazione dell’eutanasia resta un obiettivo da conseguire. Il 93% degli italiani – secondo una recente indagine SWG commissionata da Ass. Coscioni – è favorevole a una legge che regolamenti l’eutanasia.

Agli 8 deputati che potrebbero avviare il dibattito si rivolge il social e mailbombing promosso dall’Associazione Luca Coscioni e attivato a questo link!. Si tratta di un sistema che consente agli italiani favorevoli di contattare i presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera, sollecitando un’accelerata come richiesto anche dalla Corte Costituzionale. Nello specifico si tratta di Maria Elena Boschi (Italia Viva), Davide Crippa (M5S), Graziano Delrio (PD), Federico Fornaro (LeU), Mariastella Gelmini (Forza Italia), Francesco Lollobrigida (FdI), Riccardo Molinari (Lega) e Manfred Schullian (Gruppo Misto).

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“Mentre la Spagna fa enormi passi avanti sui diritti nel fine vita, in Italia la proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel settembre 2013 fatica persino ad essere discussa dai partiti quanto dai singoli parlamentari – dichiara Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni – I capi dei partiti italiani da oltre 2340 giorni impediscono il dibattito sulla proposta di legge di iniziativa popolare depositata con le firme di oltre 130mila cittadini italiani, nonostante la Costituzione preveda che ‘il popolo esercita l’iniziativa delle legge” (art.71’). I ’favorevoli’ sulla carta sono stati tanto e più impermeabili dei “contrari” a ogni richiesta, a parte il recepimento dell’evoluzione giurisprudenziale sul testamento biologico e l’interruzione delle terapie. Nulla si muove alla Camera dei Deputati e ancora una volta solo la mobilitazione dei singoli cittadini può spingerli a fare ciò che la Costituzione richiede loro”.