Giovedì, ore 11.30, Cappato e Welby sotto la sede del Partito Democratico e alle 12.30 davanti al Ministero del lavoro: Zingaretti e Di Maio non rispondono da 3 mesi alla richiesta di incontro
Dopo aver fissato la data del 24 giugno, poi rinviata al 15 luglio, ora i partiti hanno rinviato nuovamente sulle scelte di fine vita. Non se ne riparla dunque prima di settembre, nella evidente speranza che sia… troppo tardi. Era il 24 ottobre 2018, infatti, quando la Corte Costituzionale dichiarava:
“…rilevato che l’attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti. Per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina, la Corte ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell’articolo 580 codice penale all’ udienza del 24 settembre 2019”
“Sono trascorsi oltre 9 mesi degli 11 a disposizione – dichiara Filomena Gallo, Segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica -. Non avendo il coraggio di decidere, il Parlamento si è nascosto dietro alle audizioni in Commissione congiunta giustizia e affari sociali, rinviando il tutto a dopo le vacanze estive, a ridosso della Corte costituzionale. Chissà che magari poi qualcuno a settembre avrà pure il coraggio di dire che è sbagliato che siano i giudici a decidere”.
“Sono passati anche ormai tre mesi da quando abbiamo chiesto un incontro ai capi dei principali partiti italiani – continua Gallo -, senza aver ottenuto risposta. In particolare, chiediamo conto a Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti per il comportamento tenuto dai loro gruppi parlamentari che non hanno mai voluto discutere in aula, nonostante insieme abbiano la maggioranza potenziale per far passare un provvedimento all’interno delle Commissioni”.
Giovedì mattina Mina Welby e Marco Cappato saranno prima sotto la sede del Partito Democratico, Palazzo del Nazzareno, in Via di Sant’Andrea delle Fratte, 16, poi sotto quella del Ministero del Lavoro e Affari sociali Via Vittorio Veneto, 56 -, per sollecitare un incontro a Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio.
Sabato 14 settembre -a 6 anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare- convocheremo una manifestazione nazionale “per vivere liberi fino alla fine“, per richiamare il Parlamento alle proprie responsabilità.

L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.