All’inizio del mese di giugno si è tenuta a Barcellona una riunione delle principali associazioni che si occupano di legalizzazione delle scelte di fine vita in Europa.
Tra le associazioni presenti all’incontro di inizio giugno a Barcellona, AFDMD-Spagna (rappresentata da Laurence Arseguet), ADMD-Francia (Jean-Luc Romero), FATE-Scozia (Peter Warren), LEIF-Belgio (Jacinta de Roeck), Associazione Luca Coscioni-Italia (Marco Maria Freddi).
L’incontro è servito per fare il punto sullo stato di avanzamento dei diritti riguardanti il fine vita nei diversi Paesi e per coordinare azioni. Attraverso Marco Maria Freddi, L’Associazione Luca Coscioni ha proposte forme di lotta nonviolenta per muovere l’azione politica degli attivisti, soprattutto attraverso disobbedienze civili come quella portata avanti da Marco Cappato e Mina Welby.
Freddi nell’occasione ha anche consigliato di redigere un manifesto contro la discriminazione all’accesso alla morte medicalmente assistita, in modo da presentarlo formalmente al Parlamento europeo. A tal fine la decisione è stata quella di tornare al Manifesto proposto nel 2017 da AFDMD-Spagna e firmato dai deputati europei della precedente legislatura.
Il meeting di Barcellona è servito anche per coordinare azioni a livello europeo. In questa direzione è andata la proposta di ADMD-Francia, la quale ha proposto di ampliare la celebrazione del 2 novembre per la morte dignitosa come giornata europea, così come la proposta di DMD-Catalogna che ha invitato le associazioni a impegnarsi nell’organizzazione di una giornata al Parlamento europeo che dia continuità a quelle già tenute nel 2017 e nel 2018.
Un nuovo incontro si terrà a novembre, indicativamente a Bruxelles.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.