Sono ormai passati quattro mesi dalla scadenza del Comitato Nazionale di Bioetica, e il Presidente del Consiglio Romano Prodi ancora non ha provveduto alla nuova nomina.
Come Associazione Luca Coscioni e come Rosa nel Pugno abbiamo presentato, con il Professor Piergio Strata, proposte pubbliche di riforma del Comitato, in particolare per evitare che continuasse ad operare come “parlamentino” politicizzato, diminuendo drasticamente il numero dei membri e rafforzando la componente scientifica. Riteniamo anche che sia indispensabile operare una soluzione di continuità rispetto al forte orientamento clericale voluto nelle nomine berlusconiane, dalle quali non a caso fu escluso Luca Coscioni.
Qualunque siano le idee sulle riforme necessarie per il Comitato, non è però tollerabile che si continui a privare le istituzioni di un organo di consultazione previsto dalle normative nazionali ed europee. Un esempio della gravità di questa “vacanza istituzionale” ci viene proprio dalla lotta di Piero Welby sull’eutanasia e dalla risposta partecipata del Presidente Napoletano, che chiede un “confronto NELLE SEDI PIU’ IDONEE”. E’ davvero grave che a tali sedi e a tale confronto sia sottratto il contributo consultivo del Comitato Nazionale di Bioetica, in una sorta di “proroga di fatto” (mediatica ed extra-istituzionale) del Comitato nominato da Berlusconi.