Elezioni regionali Abruzzo, da 33 candidati un impegno per Liberi Subito

Al momento, il candidato presidente Luciano D’Amico e 34 aspiranti consiglieri hanno espresso il loro sostegno: 13 del Movimento 5 Stelle, 11 del Partito Democratico, 5 di Alleanza Verdi e Sinistra, 2 Abruzzo Insieme, 2 di Riformisti e Civici, 1 di Azione . Si potrà aderire fino a venerdì scrivendo ad abruzzo@liberisubito.it.

Il monito di Marco Cappato: “La Regione Abruzzo non giri la testa dall’altra parte di fronte alle urgenze delle persone malate”

Il Comitato Promotore abruzzese della proposta di legge di iniziativa popolare Liberi Subito, elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi e modalità per l’accesso al “suicidio medicalmente assistito”, ha chiesto ai consiglieri candidati alla elezioni regionali se sosterrebbero o meno la proposta, nel caso in cui dovessero essere eletti.

➡ I nomi dei 34 candidati a sostegno della proposta di legge:

— Circoscrizione di Chieti —

  1. Luigi Febo (PD)
  2. Cristina Rapino (PD)
  3. Ernesto Graziani (PD)
  4. Chiara Zappalorto (PD)
  5. Paola Cianci (Abruzzo Insieme)
  6. Lorella Ferrara (M5S)
  7. Cristiana Canosa (Abruzzo Insieme)
  8. Concetta Bianco (Azione)

— Circoscrizione di Pescara —

  1. Erika Alessandrini (M5S)
  2. Graziano Di Costanzo (PD)
  3. Daniela Santroni (AVS)
  4. Leila Kechoud (PD)
  5. Barbara Stella (M5S)
  6. Silvana Prosperi (Riformisti e Civici)
  7. Ivano Martelli (AVS)
  8. Carlo Madeo (M5S)

— Circoscrizione dell’Aquila —

  1. Attilio D’Andrea (M5S)
  2. Pierpaolo Pietrucci (PD)
  3. Lorenzo Berardinetti (PD)
  4. William Giordano (AVS)
  5. Simona Sisi (M5S)
  6. Rosalia Tangredi (AVS)
  7. Angela Marcanio (PD)
  8. Simona Giannangeli (AVS)

— Circoscrizione di Teramo —

  1. Margherita Trifoni (M5S)
  2. Santino Ferretti (M5S)
  3. Riccardo Straccialini (M5S)
  4. Antonella Petrella (M5S)
  5. Giovanni Cianci (M5S)
  6. Rosaria Ciancaione (M5S)
  7. Mauro Di Felice (M5S)
  8. Robert Verrocchio (PD)
  9. Rinaldo Seca (PD)
  10. Emilio Di Biase (Riformisti e Civici)

Questi candidati hanno riconosciuto l’importanza di una legislazione chiara e accessibile, che rispetti la volontà e la dignità delle persone in una fase così delicata della propria vita. Tra i due candidati presidenti invece solo Luciano D’Amico si è espresso chiaramente a favore della discussione della nostra proposta di legge, impegnandosi, qualora eletto, a metterla in discussione tra i primi atti del nuovo Consiglio.

Il Consiglio regionale abruzzese ha perso l’occasione, in questa legislatura, di affrontare un tema legato profondamente alla vita e alla sofferenza delle persone e di dare attuazione ai diritti di partecipazione democratica. Ringraziamo i candidati che si sono impegnati affinché non si ripeta nella prossima legislatura questa prova di irresponsabilità da parte dell’istituzione regionale. Ci auguriamo che in questi ultimi giorni prima del voto ci saranno altri a prendere questo impegno affinché Regione Abruzzo nei prossimi mesi non giri la testa dall’altra parte di fronte alle urgenze delle persone malate e alla richiesta di 8.119 cittadini firmatari“, ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

L’Abruzzo è stata la prima regione a depositare in Consiglio Regionale le firme a favore della proposta di legge regionale sul “suicidio assistito” elaborata dall’Associazione Luca Coscioni. La campagna è iniziata il 1 marzo 2023 ed è terminata il 29 maggio 2023 e si tratta della prima proposta di legge di iniziativa popolare depositata nella storia della Regione. Nonostante ciò, in questa consiliatura il Consiglio Regionale non ha mai avviato la discussione sulla legge.

Attualmente, nonostante l’assenza di una legge nazionale, le persone in possesso dei requisiti stabiliti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani possono già accedere alla morte volontaria assistita. Non vengono però garantiti tempi certi nella procedura di verifica e attuazione di tale pratica, un vuoto colmabile dalla Regione come già avvenuto in Emilia Romagna attraverso linee di indirizzo dell’Assessorato, o tramite legge come si sta discutendo in Liguria, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa si propone di definire procedure e tempi del Servizio Sanitario Nazionale/Regionale per la verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita.