Droga: i radicali aderiscono alla Dichiarazione di Vienna per chiedere a Ban Ki moon il sostegno alla depenalizzazione

Dichiarazione congiunta del Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito, dell’Associazione Luca Coscioni e della Lega Internazionale Antiproibizionista

Chi lavora a contatto con persone sieropositive e tossicodipendenti ha accumulato decenni di evidenze scientifiche che testimoniano il fallimento delle politiche proibizioniste. Solo leggendo i dati attraverso la lente dell’ideologia si possono ignorare gli effetti devastanti della “guerra alle droghe” in termini di salute pubblica: tasso di decessi, di contagio, di recupero e cura. Quando il potere politico decide di calpestare ogni dato di fatto, si apre la strada a nuove forme di totalitarismi. Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere la mobilitazione degli scienziati e dei medici riuniti nella Dichiarazione di Vienna, che vede tra i primi firmatari: Elly KATABIRA, Presidente dell’International AIDS Society; Evan WOOD, PhD, Fondatore dell’International Centre for Science in Drug Policy; Julio MONTANER, Presidente dell’ International AIDS Society; Fernando Henrique CARDOSO, Presidente del Brasile, 1995-2003; Adeeba KAMARULZAMAN, Capo del Dipartimento Malattie infettive, Universita’ della Malesia.
 
Impegniamo così le nostre organizzazioni a sostenere le richieste della Dichiarazione di Vienna e in particolare la proposta di depenalizzare i consumatori di droghe, aumentare le opzioni della terapia farmacologica basata su prove e abolire i centri di trattamento della tossicodipendenza vincolanti e inefficienti, che violano la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Ci uniamo infine all’appello dei firmatari al Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki moon, affinché emetta delle misure di emergenza per garantire che le Nazioni Unite – tra cui l’Organo internazionale di controllo degli Stupefacenti – parlino a sostegno della depenalizzazione dei consumatori di droghe e adottino strategie di lotta alla droga sulla base di prove evidenti.
Come Radicali aggiungiamo che, nell’apprezzare i progressi in termini di apporto socio-sanitario che le agenzie delle Nazioni unite stanno faticosamente conseguendo nella lotta all’Aids, riteniamo grave e sbagliato che il Governo non paghi le quote al fondo globale sull’Aids, la malaria e la tubercolosi (260 milioni per il 2009-10) né il fatto che il Governo sia stato assente, senza dare motivazione alcuna, alla conferenza di Vienna conclusasi il 23 luglio scorso.
 
Il testo della Dichiarazione di Vienna è su: http://www.viennadeclaration.com/the-declaration.html
 

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