Dcpm 24 ottobre, Cappato: “Non ci si può limitare a misure restrittive, occorrono impegni anche sul resto”

Dpcm 24 ottobre

Mentre il presidente Conte presenta le misure del Dpcm 24 ottobre, l’Associazione Luca Coscioni rilancia le sue proposte per migliorare le politiche pubbliche su alcuni temi connessi con la pandemia.

Alla luce delle misure contenute nel Dpcm 24 ottobre, presentato domenica in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’Associazione Luca Coscioni invia al Governo i risultati di studi scientifici mirati utili a migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche su temi come la Qualità dei dati, la salute mentale, la medicina di base ed il tracciamento.

Insieme a medici, scienziati, statistici ed esperti, l’associazione ha studiato sin dall’inizio l’impatto della pandemia e si è confrontata – anche con Parlamentari e membri di Governo – su alcune delle misure potenzialmente utili da mettere in campo per fronteggiare la crisi pandemica che stiamo vivendo. Ora, in questa nuova fase così difficile, torna a dare il suo contributo, con una serie di proposte urgenti formulate in collaborazione con interlocutori tecnici per ogni singolo settore, da Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP) e membro della Commissione “Colao”, a Guido Rasi (Direttore dell’EMA), sino agli ex presidenti dell’Istat Alberto Zuliani e Giorgio Alleva e altri.

“Senza impegni precisi e quantificati sul potenziamento dei servizi di medicina generale, telemedicina, salute mentale, test e tracciamento, è più difficile ottenere rispetto e consenso per nuove misure restrittive” dichiara Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“Se il Presidente del Consiglio Conte – continua Cappato – torna a parlare al Paese, ha il dovere di affrontare entrambi gli aspetti, magari dando una risposta alle richiesta e che abbiano formulato e sulla quali c’è ampia condivisione da parte del mondo medico e scientifico”.

➡ Le proposte dell’Associazione Luca Coscioni in sintesi

  • Realizzazione di un campione probabilistico di poche migliaia di unità per conoscere la reale diffusione del virus, pubblicazione dati disaggregati sulla pandemia;
  • Formare risorse per il tracciamento telefonico dei contatti, diffondere test rapidi e estenderne la realizzazione agli studi odontoiatrici;
  • Realizzazione di un protocollo nazionale uniforme da adottare con test obbligatorio di tutta la classe quando si riscontra caso positivo, quarantena fino a esito test;
  • Integrazione del Comitato Tecnico Scientifico inserendo componente prevalente di epidemiologi, virologi e medici di salute pubblica, esperti di area psicosociale e comportamentale;
  • Creazione di una piattaforma europea virtuale organizzata per gli studi clinici e per valutazione rapida dell’efficacia dei vaccini;
  • Predisposizione di un Piano Sanitario Nazionale, scaduto da 12 anni. Estendere il ruolo dei Medici di Medicina Generale. Raddoppio degli attuali interventi per l’Assistenza Domiciliare Integrata,  con una stima di spesa pari a 3 miliardi di euro;
  • Investimento nella Salute Mentale e Dipendenze Patologiche almeno del 35% in più rispetto alla spesa attuale, prevedendo il graduale superamento delle disuguaglianze di accesso inter-regionali, con una stima di spesa pari a 2 miliardi di euro;
  • Firma a distanza di referendum e iniziative popolari (es. via SPID).