Oggi su “Il Corriere della Sera” e su “La Repubblica” è stato pubblicato un avviso a pagamento da parte del ministro Sandro Bondi a testimonianza della “amichevole soluzione” di un contenzioso legale con il Dr. Luca Gianaroli, allora direttore scientifico del SISMER, Società italiana studi di medicina della riproduzione. La vertenza legale era nata perché il ministro aveva accusato, a mezzo stampa, il Dottor L. Gianaroli di fare affermazioni false riguardo alle tecniche riproduttive. Nel pieno del feroce dibattito riguardo la procreazione medicalmente assistita, nel dicembre 2003 Gianaroli era intervenuto a “Domenica In” come esperto, appunto, e per spiegare i problemi del disegno di legge in discussione. Bondi lo ha accusato di dire falsità. Pochi mesi dopo è stata approvata la legge 40/04, Norme in materia di procreazione medicalmente assistita: una legge lesiva del diritto alla salute e della libertà procreativa. Una legge che sta crollando sotto i colpi delle sentenze dei tribunali e della Corte Costituzionale. Sembra davvero tardi per questa “amichevole soluzione”. Soprattutto perché allora l’eco della posizione di Bondi fu profonda. Oggi le sue dichiarazioni sono relegate a poco più di un annuncio di subaffitto di un gommone in pieno inverno. Non pretendiamo che i nostri politici abbiano una conoscenza universale di ogni questione. Chiediamo almeno di non confondere la scienza con le favole e la salute delle persone con una battaglia personale. Sarebbe anche consigliabile tacere se non si è informati correttamente sulla materia.
In allegato: l’avviso a pagamento di Sandro Bondi su la Repubblica.
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