Il Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni del 20 febbraio scorso si è soffermato nuovamente su quanto detto dal Presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato a giustificazione della dichiarazione di inammissibilità della Consulta dei referendum eutanasia e cannabis. In attesa delle motivazioni, che dovranno essere pubblicate entro il 10 marzo, dirigenti responsabili dell’Associazione e dei comitati promotori hanno respinto al mittente, in una conferenza stampa. le accuse di Amato confermando la bontà delle scelte dei mesi scorsi.
In attesa di poter leggere il perché della bocciatura e le questioni di inammissibilità sollevate, e se necessario reagire, è stato deciso di continuare l’azione che da sempre ci vede impegnati sulle attività parlamentari tanto sul fine vita quanto sulle droghe leggere.
In primis il “Numero Bianco 06 9931 3409 – InfoLine Soccorso civile” che fornisce informazioni su cure palliative, interruzione delle terapie, DAT, amministrazione di sostegno, pianificazione condivisa delle cure e scelte di fine vita con risposte di volontari e volontarie. Un prezioso strumento di condivisione di conoscenze non sempre garantite dalle istituzioni locali o nazionali.
Nelle prossime ore verrà lanciato un appello pubblico affinché il disegno di legge sul fine vita non discrimini tutte quelle persone che, tanto alla luce della sentenza della Corte costituzionale “Cappato – DJ Fabo” del 2019 quanto nel testo in discussione alla Camera, non potrebbero accedere al suicidio assistito. Il principio di “non discriminazione” è il cardine del rispetto dei diritti umani universali, più volte l’Associazione Luca Coscioni ha ricordato che la legge Bazoli (PD) Provenza (M5S) non va nella direzione delle modifiche proposte dal referendum sull’articolo 579 del codice penale né della sentenza del 2019,, ciò non toglie che ci siano ancora margini perché possa esser modificata per non restringere le possibilità di accesso al suicidio assistito.
Allo stesso tempo sono in preparazione una serie di attività pubbliche per quanto riguarda il testo di legge Perantoni che prevedrebbe la regolamentazione della coltivazione domestica di quattro piante di cannabis e un’attenuazione di pene per fatti di lieve entità.
In vista del Congresso di Eumans del 11-13 marzo prossimi a Varsavia, sono state preparate della proposte di iniziative dei cittadini europei (ICE) che affrontano i temi del testamento biologico e la depenalizzazione della cannabis a livello continentale. In quell’occasione verranno definite le versioni finali dei testi e subito dopo verranno lanciate le campagne di raccolta firme on e offline.
Visto il continuo silenziamento e inazione delle proposte di legge d’iniziativa popolare promosse dall’Associazione su eutanasia (2013) e cannabis (2016) ragionamenti e valutazioni sono in corso relativamente a proposte di legge d’iniziativa popolare in modo che la prossima legislatura le abbia a disposizione fin dall’inizio.
Come sempre queste azioni rivolte al Parlamento saranno portate avanti di persona, con raccolte firme là dove sarà possibile organizzare tavoli o presidi, tramite i vari canali social e con manifestazioni di piazza nei momenti topici delle decisioni istituzionali. I materiali per le mobilitazioni saranno condivisi quanto prima.
Grazie dell’attenzione!