Proseguono le audizioni delle Commissioni riunite Giustizia e Affari sociali, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge sulla liceità dell’eutanasia.
A commentare questa settimana di lavori, Mina Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, e Matteo Mainardi, coordinatore campagna Eutanasia Legale.
Segnaliamo come positiva la ripresa delle audizioni nelle Commissioni riunite giustizia e affari sociali nell’ambito delle norme per la liceità dell’eutanasia così come indicato dall’ordinanza della Corte costituzionale sul caso Cappato/Dj Fabo. Osserviamo però il ritardo con cui il Parlamento si sta muovendo, in considerazione del fatto che mancano 173 giorni al termine del 24 settembre 2019 indicato dalla Consulta. Per questo riteniamo opportuno un intervento del Presidente della Camera, on. Roberto Fico, affinché assicuri l’esame del testo in Aula per il mese di maggio come da programmazione. Data l’importanza delle tutele costituzionali non assicurate dall’attuale ordinamento, riteniamo indispensabili misure straordinarie per il prosieguo della discussione delle proposte di legge sul fine vita, scongiurando allo stesso tempo una modifica della legge 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento per non metterne a rischio gli attuali contenuti, come richiesto anche dalla quasi totalità degli esperti auditi.
Si unisce al commento anche il consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni Mario Riccio, primario di Anestesia e Rianimazione e già medico-anestesista di Piergiorgio Welby:
Si è voluto ancora sostenere che le sole cure palliative possano rispondere pienamente alle necessità del paziente, in questo fingendo di ignorare quanto la stessa Corte Costituzionale ha ben chiarito anche in termini giuridici. Positivo il fatto che dai rappresentanti auditi del volontariato delle cure palliative è stato riconosciuto che comunque una percentuale consistente di pazienti terminali richiede da tempo una legge che consenta l’eutanasia/suicidio assistito.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.