Cappato: “Candidatura Binetti segnale di estremismo contro ricerca. Prodi si impegni per sbloccare fondi europei su staminali”

Dichiarazione di Marco Cappato, della Segreteria della “Rosa nel Pugno”, Segretario dell’associazione Coscioni per la libertà di ricerca

[inline:1]La candidatura nelle fila dell’ulivo in quota Margherita della Presidente del Comitato Scienza e Vita Paola Binetti è la conferma di una linea politica di estremismo proibizionista sulla scienza, scelta da Francesco Rutelli già in occasione dell’approvazione della legge 40, poi del sostegno alla campagna di sabotaggio astensionista e della presentazione di una proposta di legge che aggraverebbe ulteriormente le proibizioni esistenti per la ricerca sulle cellule staminali di derivazione embrionaria.

La candidatura della Binetti è un elemento di chiarezza su una linea politica che si scontra frontalmente non solo con la posizione, ma con la battaglia che è stata condotta, pur con molti ritardi e difficoltà, da tutti gli altri partiti dell’Unione eccetto l’Udeur, e da moltissimi di coloro che saranno candidati nella lista dell’Ulivo, a partire da Piero Fassino.

Se è vero che non si discutono le liste altrui, è anche vero che, a questo punto, si rende necessario un segnale di chiarezza nei confronti della stragrande maggioranza del popolo del centrosinistra, che è nettamente contrario ad ogni deriva di estremismo clericale.
Non pretendiamo che il Programma dell’Unione faccia proprio l’obiettivo dell’abolizione della legge 40, che comunque perseguiamo insieme a decine di parlamentari dell’Unione e centinaia di scienziati che hanno sottoscritto un manifesto appello in quella direzione.
Chiediamo però che, quantomeno, Prodi si impegni a modificare la posizione minoritaria assunta in questi anni dal Governo italiano in sede di Unione europea a favore del blocco totale dei finanziamenti previsti sulla ricerca scientifica sulle cellule staminali derivate da embrioni sovrannumerari.