ABORTO: VIALE, RU486 COMPATIBILE CON LEGGE 194 DA VENTI ANNI, SOTTOLINEO VENTI ANNI – CHE FINE HA FATTO IL PARERE AL CSS RICHIESTO DALLA TURCO?

Silvio Viale, il ginecologo responsabile delle IVG all’Ospedale S.Anna di Torino, il più grande ospedale ostetrico italiano, alla vigilia della riunione del CdA dell’AIFA di mercoledì interviene per correggere alcune affermazioni del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, riportate da una nota di agenzia.

“ Come dice la Roccella, sono anch’io certo che l’AIFA seguirà “criteri di trasparenza e correttezza evitando ogni approccio ideologico”, ma l’unico approccio ideologico che vedo è quello dell’assessore alle Finanze della Regione Lombardia, Romano Colozzi, che lo ha portato a votare contro senza sapere nulla di RU486. A riprova lo stesso Colozzi si è affrettato  a chiedere la sospensione dell’iter subito dopo la decisione del Senato di procedere ad una indagine conoscitiva.
Una curiosa indagine conoscitiva sulla compatibilità della 194 che giunge con venti anni di ritardo. Infatti la RU486 è compatibile con la ru486 da quando la Mangiagalli partecipava agli studi multicentrici promossi dall’OMS, ben tre tra il 1989 e il 1993. Nessuno sollevò allora questioni di incompatibilità con la legge 194. Come non le sollevarono i pareri del Consiglio Superiore di Sanità, dopo le ispezioni ordinate da Sirchia e Storace per bloccare lo studio torinese. Come è pure confermato dalle archiviazioni delle due inchieste della magistratura  a Torino e a Milano. Riservandomi di aggiungere ulteriori elementi nelle sedi opportune, compresa la Commissione del Senato, rinnovo l’invito a lasciare da parte i furori ideologici e a leggere la194.
Mi chiedo, poi, e chiedo alla Roccella che fine abbia fatto il parere del Consiglio Superiore di Sanità richiesto nel gennaio del 2008 dall’allora ministro Livia Turco. Mi chiedo soprattutto perché in questi mesi di polemiche non si sia pensato di chiedere un parere; sarò maligno, ma faccio peccato a pensare che si aspetti un nuovo CSS più addomesticato?
Infine, non è vero che la normativa europea di mutuo riconoscimento chieda di verificare la compatibilità di un farmaco con le leggi nazionali, o che ci sia qualche direttiva a proposito.
Nella scheda tecnica dell’EMEA c’è semplicemente scritto: Per l’interruzione della gravidanza, MIFEGYNE® e la prostaglandina possono essere prescritti e somministrati solo nel rispetto delle leggi nazionali e dei regolamenti vigenti in ogni paese. Cioè, nel rispetto della legge 194 come io, i miei colleghi e le donne abbiamo fatto sempre fatto. Direi da venti anni, considerando anche la Mangiagalli.”