Dichiarazione di Mirella Parachini, ginecologa, della direzione dell’Associazione Coscioni
Ancora una volta serve un giudice per fermare le indebite ingerenze ideologiche imposte attraverso provvedimenti normativi gerarchicamente inferiori alla legge. Anche per la 194, come già avvenuto per le linee guida della legge 40 annullate dal Tar del Lazio, è un giudice a ristabilire la corretta applicazione della legge, in questo caso sull’aborto.
Ribadiamo, come Associazione Coscioni, la necessità di mantenere un diritto "leggero" in materie così delicate lasciando che sia il rispetto della buona pratica clinica a ispirare i comportamenti caso per caso in particolare per quanto riguarda la rianimazione dei grandi prematuri.
Occorre ora che la 194 venga applicata integralmente anche per quel che riguarda le "nuove" tecniche come l’aborto farmacologico. Aspettiamo con ansia, dunque, l’approvazione da parte dell’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco, della Ru486, come dovuto dalla pratica di mutuo riconoscimento.