Dopo il film, La stanza accanto, di Almodovar, è un’altra volta la Spagna con un suo medico a confortare l’Associazione Luca Coscioni di essere sulla strada giusta nella ricerca di una legge riguardo alla fine della vita.
Oggi appunto entra nelle librerie il libro verità di Marcos Hourmann, Vivere morendo morire vivendo, tradotto in italiano dalla Casa Editrice LiberiLibri.
Ho avuto l’onore di poter scrivere la prefazione di una storia di estremo coraggio di un medico che ha sicuramente influito sulla legislazione della Spagna sul termine più umano possibile della vita dei richiedenti. Dopo la lettura di questo testo ho avuto una sensazione simile che ebbi oltre dieci anni fa dopo aver letto il libro di Mario Riccio, il medico che aveva aiutato Piergiorgio Welby a terminare la respirazione artificiale, diventata tortura. Buona lettura!
Wilhelmine Schett (chiamata Mina Welby) è nata a San Candido nel 1937. Ha insegnato per qualche anno alle scuole medie di Merano dopo la maturità classica. Iscritta a Radicali Italiani dal 2003, è co presidente dell’Associazione Luca Coscioni dal 2011. Moglie di Piergiorgio Welby, dopo la morte del marito ha proseguito il suo impegno sui temi dell’autodeterminazione e delle scelte di vita e fine vita.