Ammettiamo, come sostengono alcuni, che le agenzie regolatorie; sia quella statunitense (FDA), che quella europea (EMA) che quella nazionale (AIFA) abbiano ceduto alla pressione mediatica ed abbiano approvato l’immissione in commercio del vaccino Pfizer, non valutando correttamente o addirittura nascondendo alcuni episodi gravemente avversi come l’anafilassi, che si siano verificati, al fine di non allarmare la popolazione. Questi eventi avversi (che sono comunque quasi sempre risolvibili) non causeranno mai 73000 morti in dieci mesi: i vaccini più pericolosi, causano al massimo sei vittime ogni milione di vaccinati (366 in totale, se tutti i 61 milioni di italiani si vaccinassero contro il Covid-19).
Ammettiamo, come sostengono altri, che per le medesime ragioni di mancanza di trasparenza o peggio ancora di corruzione, la efficacia di questi vaccini sia ben inferiore a quella dichiarata (per esempio, 60% anzichè il più del 90% dichiarato da Pfizer): anche fosse solo del 20% non sarebbe meglio che zero, come nel caso di non vaccinarsi?
Ogni cosa che facciamo comporta dei possibili rischi e dei possibili benefici. Anche buttando alle ortiche la clava della responsabilità verso gli altri e ragionando in termini puramente individuali, ci conviene vaccinarci.

Guido Frosina si è laureato in Scienze Biologiche presso l’Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1981. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Genetica presso l’Università di Ferrara nel 1987. Ha svolto ricerche in campo oncologico presso l’Institut Gustave Roussy – France, l’Imperial Cancer Research Fund – UK e dal 1987 è Dirigente Sanitario presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Si occupa attualmente di radioterapia dei tumori cerebrali e di qualità ed integrità della Ricerca.