Vaccini diversi per la prima e la seconda dose

Ascolto il timore da parte di alcuni che, facendo la prima dose con un vaccino ed il richiamo con un altro, se ne possano sommare gli effetti negativi. Assumiamo ora che una persona che abbia avuto somministrata 35 giorni fa una prima dose di Astra Zeneca (Vaxzevria) sia andata così incontro ad un rischio di evento avverso di 236 ogni 100,000 dosi somministrate = 0.00236.

Ammettiamo ora che quella stessa persona tra 15 giorni si faccia inoculare un richiamo con Pfizer (Comirnaty), assumendo un rischio di evento avverso  di 214 ogni 100,000 dosi somministrate = 0.00214. Il calcolo probabilistico ci dice che  il rischio di evento avverso prendendo le due dosi  è pari al massimo a  0.00236+0.00214 – (0.00236×0.00214)  = 0.004495 ossia di un caso ogni 222 inoculazioni.

Assumiamo ora che quella stessa persona si metta alla guida della propria auto o moto per andare al lavoro o a scuola: nella mia regione Liguria, similmente a tutte le altre, egli/ella avrà una probabilità di ferirsi o morire in conseguenza di quella scelta pari a 10115 su 1085700 ossia di un caso ogni 107 guidatori.

Rischio più che doppio di evento avverso rispetto a quello di vaccinarsi con due vaccini diversi, ma meno percepito.

Infine, è  più lungo da spiegare e non lo farò qui, ma è anche  probabile che le immunità indotte dai due tipi di vaccini si complementino almeno in parte ed il risultato finale sia  un  effetto protettivo maggiore, incluso quello nei confronti delle varianti con cui per parecchio tempo dovremo fare i conti. In biomedicina non sempre due + due fa quattro,  ma spesso sì, ed è bene tenerne conto.