Ieri sera una cara amica, certamente a favore dei vaccini, osservava con disappunto che dal punto vista della libera e democratica espressione delle proprie opinioni, pro-vax e no-vax abbiano spazi diversi (a favore dei primi) sui mezzi di informazione. Questo è vero, ma è dovuto a qualcosa che nulla ha a che fare con l’antidemocraticità e l’autoritarismo: si chiama “carattere scientifico”.
Galileo Galilei ci ha insegnato che se una affermazione viene fatta dopo una serie di verifiche (“metodo sperimentale”), di essa ci si può fidare maggiormente. Quando si tratta di salute o di malattia (e io direi anche in molti altri casi), dare messaggi più affidabili alla comunità sui mezzi di informazione pubblici, è nell’interesse della comunità stessa, non di chi l’affermazione la fa. Purché non ponga a rischio gli altri, ognuno resta comunque libero di credere o non credere a Galileo Galilei.
Guido Frosina si è laureato in Scienze Biologiche presso l’Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1981. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Genetica presso l’Università di Ferrara nel 1987. Ha svolto ricerche in campo oncologico presso l’Institut Gustave Roussy – France, l’Imperial Cancer Research Fund – UK e dal 1987 è Dirigente Sanitario presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Si occupa attualmente di radioterapia dei tumori cerebrali e di qualità ed integrità della Ricerca.