In un resoconto sulle sue principali scoperte, un premio Nobel con cui ho lavorato si esprimeva cosi: “Io ho trovato”; “Io ho scoperto”; “Io ho osservato” dimenticandosi di rendere tributo, almeno usando un pronome plurale, alle diecine di collaboratori che negli anni quelle scoperte ed osservazioni avevano permesso (tra i quali, sia chiaro, chi scrive non è annoverabile).
È questo un problema che talvolta si presenta nel mondo scientifico. Nella sbornia celebrativa che stiamo prendendo a seguito del cinquantenario del primo sbarco dell’Uomo sulla Luna, sarebbe auspicabile che si parlasse un po’ di più di almeno alcuni tra quelle diecine di oscuri ricercatori che in vario modo si unirono ad Armstrong, Aldrin, Collins, Von Braun e Petrone per raggiungere quello straordinario risultato.

Guido Frosina si è laureato in Scienze Biologiche presso l’Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1981. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Genetica presso l’Università di Ferrara nel 1987. Ha svolto ricerche in campo oncologico presso l’Institut Gustave Roussy – France, l’Imperial Cancer Research Fund – UK e dal 1987 è Dirigente Sanitario presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Si occupa attualmente di radioterapia dei tumori cerebrali e di qualità ed integrità della Ricerca.