“Io Astra Zeneca non me lo faccio. Anche se EMA e AIFA dicono che è molto più efficace e meno rischioso su di me che sui giovani, io non me lo faccio. Piuttosto, marciscano le dosi in frigorifero. Voglio proprio vedere se non mi danno Pfizer: Draghi e Figliuolo hanno detto che io ho la precedenza e devo essere protetto per primo e quindi mi danno il vaccino che voglio io. D’altronde, io non mi faccio fregare: avrebbero voluto che io mi proteggessi stando in casa durante i mesi di maggiore contagio per permettere ai più giovani di andare a scuola o di lavorare. Ma anche se perdevano anni di scuola e stavano male o fallivano sul lavoro, fossero un po’ affari loro: se avessero obbligato me a stare in casa, avrei fatto la rivoluzione che mi guardai bene dal fare nel 1968. Adesso Astra Zeneca lo diano ai giovani, anche se si sa che per loro, a differenza che per me, i rischi sono maggiori dei benefici. E se qualche ragazzo ci lascerà le penne, pazienza: io ho più di sessanta anni e sono fragile, e non posso preoccuparmene.”
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.