Categorie fragili

Questo purtroppo è quanto sento dire da non pochi miei coetanei ultra sessantenni:

“Io Astra Zeneca non me lo faccio. Anche se EMA e AIFA dicono che è molto più efficace e meno rischioso su di me che sui giovani, io non me lo faccio. Piuttosto, marciscano le dosi in frigorifero. Voglio proprio vedere se non mi danno Pfizer: Draghi e Figliuolo hanno detto che io ho la precedenza e devo essere protetto per primo e quindi mi danno il vaccino che voglio io. D’altronde, io non mi faccio fregare: avrebbero voluto che io mi proteggessi stando in casa durante i mesi di maggiore contagio per permettere ai più giovani di andare a scuola o di lavorare. Ma anche se perdevano anni di scuola e stavano male o fallivano sul lavoro, fossero un po’ affari loro: se avessero obbligato me a stare in casa, avrei fatto la rivoluzione che mi guardai bene dal fare nel 1968.  Adesso Astra Zeneca lo diano ai giovani, anche se si sa che per loro, a differenza che per me, i rischi sono maggiori dei benefici. E se qualche ragazzo ci lascerà le penne, pazienza: io ho più di sessanta anni e sono fragile, e non posso preoccuparmene.”