Coronavirus, i salvati e i sommersi

Imprese che chiudono e non apriranno più, famiglie per strada, code alle mense della Caritas, ragazzi che stanno male e perdono anni di scuola: ma con che coscienza noi ultrasessantenni che abbiamo già trascorso almeno tre quarti della vita, ci rifiutiamo di proteggerci stando in casa per qualche mese e contribuiamo così a mandare al macero il futuro di figli e nipoti?