Intervento di Domenico Rossi all’XI Congresso Coscioni

Intanto un ringraziamento per l’invito che e’ stato formulato al ministro pinotti, che ovviamente io rappresento oggi perche’ e’ impegnato in un importante impegno internazionale e che mi prega di mandarvi un messaggio che io correlero’ magari con dati informativi, chiaramente le linee di policy e di decisione sono del ministro e e’ giusto che facciano capo alla sua decisione e alla sua persona. 

Inizio dicendo che il fatto di essere qui presente rappresenta innanzitutto un segno evidentemente da parte del ministro e del dicastero della difesa di attenzione all’importanza dei temi che qui si stanno affrontando, alla caratura degli interlocutori che abbiamo sentito e anche delle battaglie sociali che evidentemente in questi anni le vostre associazioni hanno combattuto. Devo dire che sono lieto di essere invitato, di essere stato oggi qui al posto del ministro per un semplice motivo, perche’ vedete il senatore manconi mi ha incastrato qualche mese fa improvvisamente nel giro di 24 ore per un convegno che diceva “la cannabis fa bene, la cannabis fa male “ma in quel convegno io ho potuto dire che le forze armate, o meglio la difesa, erano tecnicamente pronte a contribuire a quello che fra poco diro’. Quindi il primo step e’ stato: siamo pronti a contribuire. Il secondo step e’ quello che annuncero’ oggi per poter rendere operativo quel progetto occorreva fare un accordo con il ministero della salute. Quindi oggi posso ribadire che questo accordo e’ stato effettivamente firmato. 

 

Mi auguro pertanto, senatore manconi, di avere un ulteriore invito in cui potremo dire che dalla programmazione siamo passati alla concretizzazione, perche’ in quel caso avremo terminato il ciclo e avremo dato una risposta a tutti i cittadini che dietro questo progetto avranno benefici. Che cosa e’ stato firmato ieri? E’ stato firmato un accordo fra ministero della salute e ministero della difesa per il quale e’ stato dato mandato allo stabilimento chimico farmaceutico di firenze di dare avvio a un progetto pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazione di riogine vegetale a base di cannabis. Questo progetto pilota verra’ realizzato attraverso un gruppo di lavoro che sara’ costituito entro il 31 ottobre, quindi in termini di tempo abbastanza rapidi, ovviamente non composto solo da emementi del ministero della difesa, non li cito tutti, ma principali sono il ministero della salute e l’aifa di cui oggi abbiamo sentito parlare il direttore. E il protocollo sara’ poi trasmesso al consiglio superiore di sanita’. Che cosa potra’ effettuare lo stabilimento chimico farmaceutico? Ovviamente il progetto si articola in varie fasi. Io vi do’ nella sua completezza: operazioni di coltivazione, fabbricazione di sostanza attiva di origine vegetale e confezionamento della stessa in imballi di diverse dimensioni da distribuire su richiesta delle regioni e province autonome alle farmacie territoriali e ospedaliere per l’allestimento di preparazioni per dispensare dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile. Sara’ predisposta poi una convenzione tra le parti per la distribuzione del prodotto non piu’ solo alle farmacie territoriali e soprattutto ospedaliere ma sul territorio nazionale per la successiva dispensazione, sempre dietro prescrizione medica. Ora lo stabilimento chimico farmaceutico, e qui vorrei ritornare un attimo al discorso della ricerca che e’ anche un discorso principale di questo convegno, mi preme far sapere a chi non lo sa, che lo stabilimento nasce nel 1853. E’ a firenze dal 1931, ma gia’ e’ una parte sinergica e attiva della ricerca in campo chimico e farmaceutico. Basta pensare per esempio che e’ strategico per la produzione di tutti  quei farmaci che altrimenti non sarebbero disponibili. Attraverso lo stabilimento chimico farmaceutico non leggo i nomi dei farmaci anche perche’ sono abbastanza complicati, ma sono per la cura di morbi, per cura di miopie distrofiche, per il morbo di wilson, per disturbi infantili e autismo e cosi’ via. Quindi questa sinergia tra il ministero della difesa e il ministero della salute si pone su un solco che era gia’ tracciato, ma che evidentemente ha un’importanza questa volta di assoluto rilievo, perche’ in questo caso va a colmare un vuoto che era a nostro avviso sia culturale che burocratico-amministrativo. Quindi si riempiono i vuoti e soprattutto i vuoti culturali, significa che ieri l’appuntamento non e’ stato un appuntamento secondario, ma e’ stato un appuntamento fra istituzioni o di assoluta importanza, cioe’ le istituzioni finalmente sono scese in campo, hanno messo insieme le loro potenzialita’ e hanno dato una risposta: a chi hanno dato una risposta? Hanno dato una risposta finalmente alla gente, alle persone che soffrono, alle persone che attraverso cure basate sui farmaci cannabinoidi evidentemente possono alleviare il dolore, se non risolvere i propri problemi. Credo che questa sia la migliore risposta pratica che istituzioni possano dare e mi auguro come questa volta ce ne possano essere tante, dove le istituzioni producono questi effetti positivi. Ed e’ evidente che credo che le forze armate ancora una volta abbiano fatto la loro parte e che questo possa essere un segnale di partenza, non un punto di arrivo per una sinergia e una collaborazione migliore sempre nell’interesse della comunita’, del nostro paese e della gente che soffre