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➡ Sessione di apertura del XVII Congresso
LEFT — Il diritto a godere della scienza (di Marco Cappato)
➡ Commissione “Si scrive controllate si legge proibite, terapie e prodotti a base di droga”
CLIC MEDICINA – Cannabis, nuove restrizioni UE e del Governo. La posizione dell’Ass. L. Coscioni
➡ Commissione “Fecondazione assistita: gli ostacoli da superare”
ANSA – Legge 40: Ass.Coscioni, manca la relazione annuale. Interrogazione della senatrice Emma Bonino
Non è stata ancora inviata al Parlamento, dal ministero della Salute, la relazione al Parlamento sull’attuazione della legge 40 sulla fecondazione assistita, il cui termine per la presentazione era fissato al 30 giugno: lo rileva la senatrice Emma Bonino nell’interrogazione presentata al ministro della Salute, Roberto Speranza, al quale chiede di conoscere le motivazioni del ritardo della relazione. Lo rende noto l’Associazione Luca Coscioni in un evento dedicato alla fecondazione assistita organizzato nell’ambito del suo XVII congresso. “La relazione al Parlamento è un documento di cruciale importanza per la comunità scientifica, le scelte informate dei pazienti e gli interventi della politica. L’ultima inviata al Parlamento risale al 2019 con dati 2017”, rileva Filomena Gallo, segretario dell’Associazione. “Torneremo nei tribunali – prosegue Gallo – per garantire l’accesso a tutte le tecniche di fecondazione medicalmente assistita a carico del Servizio Sanitario Nazionale indipendentemente dalla regione di residenza. Tutte le tecniche devono poter essere erogabili per garantire il principio di uguaglianza e occorre che sia infine garantito l’accesso legale alla gestazione per altri solidale sia tramite azioni giudiziarie che con una legge specifica”. Oltre all’inserimento delle indagini cliniche diagnostiche sull’embrione, nell’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), fermo al 2017, l’Associazione, con altre realtà che rappresentano i pazienti, chiede che sia aggiornata in modo chiaro la parte del nomenclatore Lea relativa alle prestazioni di Procreazione medicalmente assistita (Pma) e che le tabelle sui costi siano corrispondenti ai reali costi per le tecniche avanzate di Pma, allo stato attuale non effettivamente erogabili e che sia rimosso il limite di 46 anni per l’accesso alla Pma carico del Servizio sanitario nazionale perché non previsto dalla Legge 40, che prevede età potenzialmente fertile. Poi, che nella relazione al annuale sulla legge 40 sia prevista la possibilità di conoscere il numero di embrioni non idonei per una gravidanza prodotti dal 2010 e sia inserito un rimborso spese per la donazione di gameti e sia previsto nel Nomenclatore Pma la spesa a carico del SSN per gli esami previsti per i donatori. (ANSA).
QUOTIDIANO SANITÀ — Legge 40. Ass.Coscioni: “Che fine ha fatto la relazione 2020 del ministro della Salute?”
➡ Commissione “DAT, cure palliative, suicidio assistito: cosa si può fare oggi in Italia”
ANSA – Cappato ‘marcia’ sul Vaticano, sì all’eutanasia legale Quella clandestina è “crimine favorito dalla Santa Sede
(ANSA) – ROMA, 26 SET – Una passeggiata da Montecitorio fino alla Santa Sede per “reagire all’attacco del Vaticano contro la Corte costituzionale italiana e l’avvio dell’iter parlamentare della proposta di legge Eutanasia Legale”. Oggi Marco Cappato, promotore della campagna Eutanasialegale.it e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha completato il percorso indossando la maglietta “Eutanasia Legale” insieme, tra gli altri, al co presidente dell’Associazione Mina Welby, e a Francesco Scinetti, il giovane attivista protagonista dal 15 settembre di un presidio nonviolento quotidiano sotto Montecitorio, per sollecitare il Parlamento a una discussione richiesta in due occasioni anche dalla Corte Costituzionale. “Con la lettera Samaritanus bonus la Congregazione Vaticana per la dottrina della fede fornisce, con l’approvazione del Papa, un contributo alla violazione delle leggi dello Stato italiano e alla negazione del diritto all’autodeterminazione dei malati – dichiara Cappato -. La S.Sede afferma che l’eutanasia è un crimine contro la vita umana, ed arriva a definire “complici” non solo coloro che aiutano i malati a interrompere la propria vita, ma anche i Parlamentari che approvano leggi sull’eutanasia e il suicidio assistito. Con il consenso del Papa, l’ex Sant’Uffizio arriva a spaventare i malati terminali, sostenendo che “una persona che si sia registrata in un’associazione per ricevere l’eutanasia deve mostrare il proposito di annullare tale iscrizione prima di ricevere i sacramenti. La Samaritanus bonus rappresenta un atto di sfida esplicito e frontale contro le sentenze della Corte costituzionale che hanno legalizzato in Italia il suicidio assistito in determinate condizioni e che hanno per due volte richiamato il Parlamento a intervenire per legiferare. Con le loro parole, la Congregazione e il Papa, favoriscono l’aggravarsi delle azioni, quelle sì criminali, che sono concretamente perpetrate ai danni di malati terminali costretti a scegliere tra la violenza di una condizione di sofferenza nella quale non vorrebbero vivere e i rischi dell’eutanasia clandestina. Contro tale crimine, con Mina Welby e Gustavo Fraticelli continuiamo l’azione di disobbedienza civile, come abbiamo fatto con le oltre 1.000 persone, cattolici e non, che si sono rivolte a noi finora per ottenere aiuto a morire”. Il XVII Congresso online dell’Associazione Luca Coscioni, attualmente in corso, giovedì 1 ottobre, alle ore 20, affronterà proprio il tema del Fine vita, nel corso della commissione “DAT, cure palliative, suicidio assistito: cosa si può fare oggi in Italia. Verranno discusse le nuove iniziative da assumere per aiutare i cittadini italiani ad accedere all’aiuto alla morte volontaria seguendo le indicazioni della Corte costituzionale e per richiamare il Parlamento alle proprie responsabilità. (ANSA).
➡ Commissione “Biotecnologie verdi, precauzione, benefici e legislazione”
ANSA – Nobel: Ass.Coscioni,ottima notizia,svegli legislatori europei. “Italia consenta sperimentazione su piante”
Un’ottima notizia, che svegli i legislatori in tutta Europa. Cosi’ l’Associazione Luca Coscioni definisce l’attribuzione del Nobel per la Chimica a Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna.”La decisione – evidenziano Marco Cappato e Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni – e’ un’ottima notizia per il progresso scientifico e la possibilità di poterne godere per tutti. Adesso l’Italia consenta la sperimentazione in campo per piante su cui da anni lavorano molti ricercatori italiani”. L’Associazione nel 2018 ha lanciato la piattaforma internazionale “Science for Democracy”. Insieme, le due realtà, chiedono all’Italia di chiarire come intende applicare una sentenza della Corte europea di giustizia che nel luglio 2018 aveva considerato varie forme di mutagenesi vegetali, tra cui anche quelle rese possibili da Crispr da regolarsi con la direttiva europea del 2001 sugli OGM. “Crispr e’ stato perfezionato da appena un decennio – proseguono Cappato e Perduca – le possibilità devono poter esser provate. Occorre adeguare le legislazioni nazionali e internazionali affinché non solo la ricerca ma anche la sperimentazione possano essere possibili. Anche alla luce del Commento Generale sulla Scienza dell’Onu che da aprile chiarisce quale siano gli obblighi degli Stati relativamente al rapporto tra evidenze scientifiche e normazione. Conte e Bellanova colgano questo riconoscimento mondiale per rilanciare la ricerca in Italia anche in questo campo, glielo chiede anche una risoluzione della Commissione agricoltura del Senato dello scorso luglio”. L’Associazione ha organizzato una commissione in preparazione del XVII Congresso (10 e 11 ottobre) intitolata “Biotecnologie verdi, precauzione, benefici e legislazione” incentrata proprio su Crispr. (ANSA).
➡ Sessione conclusiva
ROMA, 10 OTT – “Le vostre battaglie, i temi rispetto a cui coraggiosamente avete portato avanti tante campagne, sono un costante pungolo per la politica e per l’intera società. Penso a quelle sul fine vita, rispetto a cui il Parlamento non ha ancora dato risposte. Serve un impegno delle Camere a intervenire su questo fronte”. Lo scrive il presidente della Camera Roberto Fico nel messaggio che ha inviato all’Associazione Luca Coscioni, riunita in congresso a Roma fino a domani. (ANSA).
ANSA – Fico, su fine vita mancano risposte, ora serve impegno (2)
(ANSA) – ROMA, 10 OTT – Il presidente Fico prosegue: “Il tema scelto per i lavori del vostro Congresso – l’accesso ai benefici della ricerca scientifica – è di grande importanza, in quanto investe questioni che considero cruciali per il futuro del nostro Paese e del mondo intero. Soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, in cui in tutto il mondo si stanno moltiplicando gli sforzi per la messa a punto di un vaccino e di una cura efficace per il Covid-19. L’articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo riconosce il diritto inalienabile di ogni individuo di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici”. Tuttavia, rileva nel suo messaggio, “in oltre cinquant’anni il cosiddetto diritto alla scienza non ha ricevuto l’attenzione che merita, soprattutto se consideriamo che esso è funzionale alla protezione e al godimento di altri diritti umani a esso strettamente connessi, quali il diritto alla salute”.Quindi conclude: “La ricerca scientifica- specialmente quando è orientata verso il miglioramento della qualità della vita, la cura, l’alleviamento dei sintomi e dei dolori delle malattie ad oggi incurabili – deve non solo avanzare, con un adeguato sostegno pubblico. E allo stesso tempo i suoi progressi devono essere condivisi e resi fruibili da tutta la comunità scientifica. L’intensa e proficua collaborazione che si è instaurata tra i ricercatori di tutto il mondo per contrastare la diffusione del Covid-19 è la dimostrazione degli enormi benefici per l’intera società di una scienza aperta, condivisa e trasparente. Sono convinto che questa sia la chiave per affrontare tutte le sfide di portata globale che ci attendono”. (ANSA).
ANSA – Fine vita: Perantoni, fiducioso su iter proposte di legge. Audizioni e poi testo unico, discussione prevista a novembre
Intervenendo al XVII congresso dell’Associazione Luca Coscioni, il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni, deputato M5S, ha detto di rilevare “un’incoraggiante disponibilità” in Parlamento e di “essere fiducioso che l’iter delle proposte di legge sul fine vita possa proseguire senza particolari intoppi, affinché venga colmato il vuoto normativo e si stabiliscano requisiti e procedure certe per i malati che decidano di interrompere la propria vita di dolore. Anche e soprattutto dopo le motivazioni della sentenza della Corte costituzionale che hanno delineato il perimetro di legittimità dell’aiuto al suicidio, fornendo così utili strumenti al legislatore, sarebbe intollerabile un ulteriore ritardo. Dopo 7 anni dal deposito della proposta di legge d’iniziativa popolare e di oggettiva inerzia da parte del Parlamento, grazie alle battaglie e al sacrificio di tante persone, ora vi è una nuova determinazione ad affrontare la materia per troppo tempo ‘elusa’”. Perantoni ha poi ricordato che la prossima settimana sono previste alcune audizioni di esperti e successivamente i relatori del provvedimento si confronteranno per trovare una sintesi tra i vari testi e portare quindi all’esame dell’Aula “un testo il più ampiamente condiviso”, per una discussione prevista a novembre. (ANSA).
Un’emergenza che riguarda 300.000 persone con 900.000 richieste di assistenza presso i servizi di salute mentale ma delle quali solo il 55% ottiene risposte. Questi i numeri diffusi in occasione della giornata mondiale della salute mentale dall’Associazione Luca Coscioni nel corso del XVII Congresso Nazionale dell’Associazione. E dal consigliere generale, Fabrizio Starace, ex membro della Task Force di Colao, Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (Siep) la proposta di “investire nell’assistenza, incrementare l’investimento nei settori della Salute mentale e delle Dipendenze patologiche di almeno il 35% rispetto alla spesa attuale, prevedendo il graduale superamento delle disuguaglianze di accesso interregionali, attraverso il reclutamento del personale carente della dirigenza sanitaria e delle professioni sanitarie”. Tale incremento è pari complessivamente “a circa 2 miliardi di Euro (1,4 mld per la Salute Mentale e 550 mln per le Dipendenze)”, si legge nella proposta. “Dai dati del Sistema Informativo Salute Mentale (Sism) – riferisce l’Associazione Coscioni – emerge che nel triennio 2015-2017 si è verificata una progressiva riduzione delle risorse, un depauperamento del capitale umano e un impoverimento delle attività di inclusione sociale e lavorativa a fronte di un incremento delle prestazioni territoriali, di un aumento delle degenze e delle prescrizioni di ansiolitici e un’accentuazione delle disparità interregionali”. “L’Italia – scrive Starace nella sua proposta – si attesta nelle ultime posizioni in Europa per percentuale della spesa sanitaria investita in questo ambito (3,6% a fronte di Francia, Germania, UK che stanziano circa il 10%). Per le Dipendenze Patologiche, a fronte dell’1,5% della spesa sanitaria considerato standard di riferimento, la spesa non raggiunge lo 0,7%.Al contrario “ovunque – afferma Starace è in atto una crescente domanda di servizi relativi alla salute mentale determinati da fattori sociali, economici e culturali, come evidenziato dall’Oms”. Starace sottolinea la necessità di un “ri-orientamento delle prassi dei Servizi verso la personalizzazione degli interventi e il superamento delle strutture residenziali, attraverso un imponente piano di formazione e di qualificazione delle attività secondo criteri evidence-based”. (ANSA).
La salute mentale “è un diritto, nessuno resti solo”. Questo il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale che cade il 10 ottobre e che quest’anno si incrocia con la pandemia da Covid innescando ulteriori casi di paura e solitudine con migliaia di chiamate al numero verde della Croce Rossa e un 65% dei cittadini che in Italia per l’effetto del coronavirus ha problemi psiocologici soprattutto a partire dal lockdown. Manca ancora però una rete territoriale sufficientemente organizzata per poter fornire risposte ai malati. Secondo i dati forniti dal consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, Fabrizio Starace, ex membro della Task Force di Colao, Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (Siep), l’emergenza in generale sulla salute mentale riguarda 300.000 persone con 900.000 richieste di assistenza presso i servizi di salute mentale ma delle quali solo il 55% ottiene risposte. “Servono due milardi di euro – afferma Starace – per incrementare l’investimento nei settori della Salute mentale e delle Dipendenze patologiche di almeno il 35% rispetto alla spesa attuale pari complessivamente “a circa 2 miliardi di Euro (1,4 mld per la Salute Mentale e 550 mln per le Dipendenze)”. Attenzione ancora più necessaria ai tempi del Covid. Lo evidenzia bene Mattarella: “Quest’anno – afferma il Capo dello Stato nel messaggio per la giornata mondiale – le vicende della pandemia hanno acuito la sofferenza delle persone affette da patologia psichica, spesso costrette a vivere lontano dalle proprie famiglie per ragioni terapeutiche e che si sono trovate in alcuni casi ad affrontare in solitudine gli effetti della chiusura”. Dal canto suo, la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, sottolinea la lotta “contro i pregiudizi verso le persone affette da disturbi mentali, consapevoli che in questo momento molti hanno pagato un prezzo altissimo dovuto all’emergenza Covid-19: donne, uomini e adolescenti già esclusi o emarginati dalla vita sociale e che hanno visto questo disagio crescere a dismisura” assumendo l’impegno “ad indirizzare le nostre azioni verso una salute mentale di comunità, attraverso servizi di prossimità, investendo nella sanità territoriale e mettendo sempre la persona al centro”. “Nei soli mesi del lockdown, da metà marzo a fine aprile, sono state quasi duemila le richieste di supporto psicologico da parte della popolazione e oltre quindicimila quelle arrivate dai volontari della Cri”, rileva la Croce Rossa italiana. Donne vittime di violenza, persone contagiate, che avevano subito un lutto o con familiari in terapia intensiva, ma anche operatori sanitari e agenti di Polizia Penitenziaria si sono rivolti e continuano a rivolgersi al team degli psicologi della Cri. Infine una ricerca condotta dall’Istituto Elma Research in Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Polonia su 1000 persone, ha evidenziato che l’epidemia di Covid-19 ha provocato disturbi psicologici durante il lockdown nel 65% degli italiani, 63% dei britannici, 69% degli spagnoli e 50% dei tedeschi, con una media europea del 58%. (ANSA).
REPUBBLICA – Salute mentale, Starace: “Servono più investimenti anche per combattere le dipendenze” di Fabrizio Starace
LA STAMPA – Salute mentale, Starace: “Servono più investimenti anche per combattere le dipendenze” di Fabrizio Starace
ASKANEWS – Salute mentale: in 300mila si rivolgono a servizi dipendenza
ANSA – Ass.Coscioni,bene Manfredi e Del Re su ricerca e scienza. Viceministro esteri a congresso associazione, pari accesso a cure
ROMA, 11 OTT – “È importante ribadire la centralità del diritto alla salute e assicurare l’accesso a tutti, alle cure e al vaccino. Il nostro impegno a livello internazionale sta andando in questa direzione. Il Diritto a godere della ricerca e del progresso scientifico nel quadro giuridico internazionale è previsto dalla ‘Dichiarazione dei diritti umani’ e dal ‘Patto internazionale su diritti economici sociali e culturali”. Così il viceministro degli Esteri, Emanuela Del Re, intervenuta nel corso del XVII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni. Un impegno, ricorda l’Associazione stessa, che arriva dopo quello del ministro della Ricerca, Gaetano Manfredi che ieri aveva annunciato in un intervento su SkyTg24 la volontà di investire quindici miliardi di euro in cinque anni. “Ora occorre promuovere una riforma organica del sistema in Italia, a partire dall’Agenzia Nazionale della Ricerca”, afferma l’Associazione Luca Coscioni che aggiunge: “Considerato che l’Italia si mantiene costantemente alle ultime posizioni in Europa come investimenti in ricerca e sviluppo (l’1,4% del Pil, quattordicesima in Europa, contro il 3% o più di paesi come Germania, Danimarca o Svizzera), i 15 miliardi di investimento nella ricerca appena annunciati dal ministro Manfredi sono sicuramente un segnale positivo, nel riconoscimento della ricerca come bene comune. Auspichiamo che nei prossimi mesi, in tutte le agenzie delle Nazioni unite e nei suoi contatti bilaterali, l’Italia torni a esser capofila delle necessarie azioni transnazionali per concretizzare gli impegni presi nei mesi scorsi”. Da qui la proposta di istituire in Italia un organismo “che preveda in primis – spiega l’Associazione Luca Coscioni – una revisione delle modalità di finanziamento e valutazione dei progetti di ricerca, con una contestuale profonda riorganizzazione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) e contempli una modifica delle modalità di reclutamento del personale di ricerca, che superi la legge Gelmini e favorisca la mobilità nazionale ed internazionale dei ricercatori”. (ANSA).