Veterani e primini: due target nel pugno

di Maria Comotti
Modalità di comunicazione “giovani” ma anche presidio classico del territorio per il partito di Bonino-Boselli

Spontaneità e apparato, propaganda classica e virai marketing, battaglie politiche e simpatie “vip”. E’ questo il duplice cuore che batte ne La Rosa nel Pugno, e anche il suo composito ritmo nel parlare agli elettori. Il sito è senza dubbio un elemento chiave nella strategia di omunicazione: fonte di informazioni politiche, sul programma, i candidati e gli appuntamenti, ma anche open space e community.

«La creazione di un nuovo soggetto politico – commenta Marco Cappato, parlamentare radicale e segretario dell’ Associazione Luca Coscioni – comporta tutta una serie di passaggi che affronteremo strada facendo. Intanto il sito è il luogo ideale non solo per il nostro dialogo con i sostenitori, ma anche per il rapporto diretto tra di loro: è fonte di aggregazione, di confronti e al tempo stesso strumento di lavoro». Già, perché per la componente “fai-da-te”, www.rosanelpugno.it è una vera manna: è possibile scaricare volantini e manifesti, mandare sms con lo slogan “Un voto di laicità”, far girare in Rete gli spot, addirittura entrare in un wiki per collaborare alle iniziative sul digitale del partito guidato da Emma Bonino ed Enrico Boselli. Tutte modalità , queste, che ben si adattano a un pubblico giovane: non è un caso che da un recente sondaggio realizzato da Consulting Unit sia emerso che a Milano, nella fascia 19-24, l’84% intenda votare (molti per la prima volta) e di questi ben il 6,5% per La Rosa nel Pugno, che risulta dietro, quanto a preferenze per l’Unione, solo a Ds (17%) e Rifondazione (7%). Considerando anche l’attivismo di personaggi come Dj Coccoluto e l’appoggio di star del calibro di Vasco Rossi, viene da pensare che la lunghezza d’onda sia sì giovane, forse però un po’ troppo. «Non lo è mai abbastanza – ribatte Cappato -. I giovani sono sempre poco considerati dalla politica e dai suoi linguaggi. Anche noi poi usiamo strumenti “convenzionali”». Dopo la fase dei manifesti e del volantinaggio (hanno contribuito a titolo gratuito sigle come Mad Cast, Gli Eretici, ma ha offerto la propria consulenza anche la Running di Velardi, MkT Consulting e, peri sondaggi, TQL), lo scorso fine settimana sono partiti i radiocomunicati egli spot per le tv locali: 6 al giorno per le ultime 2 settimane di campagna, per un totale di 5.000 commercial. Quando il count down elettorale segnerà meno sette, partiranno anche le inserzioni sui principali quotidiani nazionali e locali, con i punti chiave del programma. Inoltre, da non dimenticare il presidio del territorio garantito dalle sedi SDI, il dna più “organico” de La Rosa nel Pugno. «Siamo perfettamente complementari – prosegue Cappato – noi non abbiamo nemmeno mezza sede, loro sono ovunque, anche nei piccoli Comuni. La nostra campagna sul territorio comunque l’abbiamo fatta, per la raccolta firme». Da qui è nato un prezioso database che è servito per l’invio a mailing mirate dei messaggi relativi a scuola, digitale, Pacs, ecc. Da non dimenticare, infine, la forte presenza dei rappresentanti di partito a incontri, dibattiti, eventi, il tutto con una scenografia “coordinata”, studiata fin nei minimi dettagli (dai video alla regia, dalle immagini alla grafica) da Katia Simmi (regista, documentarista e autrice, ad esempio, di “Sfide”) e da Tatiana Simmi. Già, la tv. «Gli ultimi 10 giorni – conclude Cappato – sono decisivi, e la nostra presenza a Porta a Porta e Ballarò è stata importante. Può pesare molto, purtroppo, il fatto che l’Unione ci abbia esclusi dai confronti finali. Per questo si deve continuare con il nostro “corpo a corpo” ». E chissà che non riservi qualche sorpresa l’appuntamento conclusivo della campagna, il 6aprile a Roma, Piazza Navona: oltre ai rappresentanti politici, già certa la presenza di Dolcenera. Se poi il Vasco o addirittura Peter Gabriel, coinvolto come simpatizzante dal candidato Oliviero Toscani, decidessero di fare un salto, nessuno negherebbe le telecamere.