<b>7 Luglio 2003</b> – BRUXELLES – La proposta che il commissario Ue alla ricerca, Philippe Busquin, portera' all'approvazione della Commissione mercoledi' contiene regole piu' rigide e condizioni piu' severe per poter finanziare con fondi Ue le ricerche sulle cellule staminali, subordinando la concessione di fondi all'approvazione della ricerca ''da parte di un'autorita' nazionale riconosciuta''. Il documento introduce anche il principio di una data oltre la quale non sara' piu' possibile fare ricorso a embrioni di recente creazione. Lo hanno indicato all'Ansa fonti comunitarie osservando che il testo condiziona lo svolgimento delle ricerche su embrioni umani al rispetto di regole etiche e scientifiche rigide e solo se lo Stato membro in cui si svolgono non proibisce questo tipo di ricerche. Viene inoltre introdotto il principio per cui non sara' piu' possibile utilizzare embrioni prodotti dopo una data prestabilita, che potra' essere quella dell'entrata in vigore della decisione o una scadenza comunque precedente a tale data. La proposta di Busquin ribadisce il no alla clonazione umana e alla creazione di embrioni a scopi di ricerca, sottolineando pero' l'utilita' di finanziare ricerche che utilizzino esclusivamente embrioni umani ''creati attraverso la fecondazione in vitro per aumentare le possibilita' di successo dei trattamenti di riproduzione assistita'' non utilizzati e destinati alla distruzione. Tra le condizioni poste alla possibilita' di finanziamento il documento indica l'esame qualitativo dei progetti per accertare l'impossibilita' di svolgere le ricerche attraverso metodi alternativi al ricorso agli embrioni umani e per verificare la qualita' e la sicurezza delle cellule staminali usate e l'obbligo di poter ritracciare la provenienza degli embrioni utilizzati. Il documento propone anche la creazione di un deposito europeo delle cellule staminali embrionali a cui i ricercatori potranno accedere, per evitare duplicazioni e per ridurre al minimo la quantita' di embrioni utilizzati. ''Gli embrioni in eccesso potrebbero essere donati a scopi di ricerca dalle coppie interessate'' afferma il documento che, tra
le linee guida obbligatorie, indica alcuni requisiti etici indispensabili, quali ''il consenso delle coppie donatrici'', l'assenza di guadagno per i donatori e il rispetto dell'anonimato. Bruxelles introduce anche l'obbligo di valutazione dei progetti di ricerca in questione da parte di comitati etici nei paesi in cui tale procedura non e' in vigore. Secondo le stesse fonti la proposta si avvia verso ''una probabile approvazione'' nel corso della prossima riunione dell'esecutivo Ue. Il documento, doveva essere sottoposto all'approvazione del collegio martedi' scorso, ma la votazione e' stata rinviata all'ultimo momento. I Quindici e il Parlamento europeo si sono pronunciati per una decisione sul futuro dell'attuale moratoria – che impedisce il finanziamento di tale tipo di ricerca – entro il 31 dicembre 2003.
le linee guida obbligatorie, indica alcuni requisiti etici indispensabili, quali ''il consenso delle coppie donatrici'', l'assenza di guadagno per i donatori e il rispetto dell'anonimato. Bruxelles introduce anche l'obbligo di valutazione dei progetti di ricerca in questione da parte di comitati etici nei paesi in cui tale procedura non e' in vigore. Secondo le stesse fonti la proposta si avvia verso ''una probabile approvazione'' nel corso della prossima riunione dell'esecutivo Ue. Il documento, doveva essere sottoposto all'approvazione del collegio martedi' scorso, ma la votazione e' stata rinviata all'ultimo momento. I Quindici e il Parlamento europeo si sono pronunciati per una decisione sul futuro dell'attuale moratoria – che impedisce il finanziamento di tale tipo di ricerca – entro il 31 dicembre 2003.