Testamento biologico: Francavilla Fontana si appresta a varare un registro

Eliseo Zanzarelli
FRANCAVILLA FONTANA – Barriere architettoniche e testamenti biologici protagonisti di un incontro promosso dall’associazione radicale “Luca Coscioni” con ospite d’eccezione Mina Welby, vedova di Piergiorgio. Oltre ai padroni di casa Sergio Tatar ano, rappresentante della locale cellula “Coscioni”, e Annalisa Chirico, candidata alle regionali nella lista “Pannella – Bonino”, c’erano Michele Iaia, consigliere di maggioranza in quota Pdl, e Gianni Capuano, segretario cittadino Udc. Francavilla, stando agli impegni presi dall’amministrazione Della Corte e garantiti dal consigliere Iaia, potrebbe diventare uno tra i primi comuni del Sud a istituire il pubblico registro dei testamenti biologici o dichiarazioni anticipate sui trattamenti sanitari: ogni cittadino potrà andare in Comune e mettere per iscritto se, in caso di futura impossibilità di comunicare con l’esterno (a causa di malattie gravi, incidenti stradali, ecc.), vorrà o meno essere sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori. È il tema, assurto agli onori delle cronache con la vicenda di Eluana Englaro, del cosiddetto accanimento terapeutico. L’Udc, per bocca del segretario Capuano, si è detta pronta a sostenere anche in consiglio comunale le battaglie dei Radicali “perché rendere più certo un quadro normativo incerto è cosa buona e giusta”.
 
Sul fronte barriere architettoniche, Tatarano ha evidenziato come, nonostante le promesse, l’ammi – nistrazione non si stia adoperando per realizzare finalmente una città a misura di disabile: “Il disabile per noi non è un peso ma una persona e deve poter godere delle stesse condizioni dei normodotati”. Gli ha fatto eco Chirico: “I disabili non vanno nascosti ma agevolati come avviene nei Paesi in questo senso più progrediti”.
 
Capuano a ruota: “Vi sosterremo in opposizione a un piano di rigenerazione urbana che non tiene conto delle esigenze dei disabili e che non è stato partecipato”. Più complesso l’argomento testamento biologico, nell’affrontare il quale si è fatto riferimento all’articolo 32 comma 2 della Costituzione, alla Convenzione di Oviedo e al ddl, contestato dai Radicali, all’esame del Parlamento. Spiazzante la posizione di Capuano dopo il lungo e preciso discorso di Mina Welby: “Sono in seria difficoltà considerati valori del mio partito, ma questa è una battaglia di libertà che mi sento di condividere: l’Udc sosterrà i Radicali per l’istituzione del registro dei testamenti biologici”.
 

L’incontro è stato concluso dall’intervento a tutto tondo dalla 23enne aspirante consigliere regionale Annalisa Chirico: “Plaudo alla disponibilità dell’Udc locale – ha concluso -, ma credo che una forza politica oltre ad accodarsi alle iniziative altrui dovrebbe promuoverne delle proprie”. 

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