<b>23 Ottobre 2003</b> – LONDRA – Un gruppo di scienziati americani ha scoperto un gene che permetterebbe alle cellule mature di autoreplicarsi per tutta la durata della vita. La notizia, pubblicata sulla rivista Nature, lascia sperare di poter presto sviluppare organi sostitutivi da tessuti adulti piuttosto che ricorrere al controverso uso di tessuti presi da embrioni umani.
Il gene, chiamato ''fonte della giovinezza'', darebbe alle cellule staminali la capacita' di rinnovarsi e rifornire cosi' il corpo di tessuti nuovi. Le cellule staminali adulte hanno il ruolo di rifornire il corpo con tessuti specializzati, come i neuroni o i globuli rossi. Mentre le cellule normali riescono a dividersi solo per un numero limitato di volte, quelle staminali riescono a rinnovarsi ogni volta che si dividono, producendo contemporaneamente una cellula nervosa o un globulo rosso maturo e una nuova cellula staminali.
Il gruppo di scienziati dell'universita' del Michigan ha rivelato che e' proprio questo gene, chiamato Bmi-1, che permetterebbe alle cellule staminali di autoreplicarsi ogni volta che producono del nuovo tessuto e il gene permetterebbe la formazione di cellule sia del sistema nervoso centrale che di quello periferico.
Sean Morrison, a capo del team ha commentato: ''finora con i nostri colleghi abbiamo studiato tre diversi tipi di cellule staminali importanti, e Bmi-1 sembra funzionare allo stesso modo in tutti tre i casi. Questo potrebbe indicare che il gene potrebbe essere il regolatore universale che controlla l'auto- ricreazione in tutte le cellule staminali adulte''.
La scoperta potrebbe quindi aiutare gli scienziati a sviluppare grandi colonie di cellule staminali adulte da utilizzare in varie terapie. Il gene potrebbe anche permettere ai medici di guidare lo sviluppo delle cellule in particolari tipi di tessuto, da utilizzare a scopo terapeutico. La scoperta potrebbe anche essere utile nella ricerca contro il cancro, in quanto le cellule cancerogene sono le uniche a dividersi con la stessa modalita' delle cellule formative adulte.
Il gene, chiamato ''fonte della giovinezza'', darebbe alle cellule staminali la capacita' di rinnovarsi e rifornire cosi' il corpo di tessuti nuovi. Le cellule staminali adulte hanno il ruolo di rifornire il corpo con tessuti specializzati, come i neuroni o i globuli rossi. Mentre le cellule normali riescono a dividersi solo per un numero limitato di volte, quelle staminali riescono a rinnovarsi ogni volta che si dividono, producendo contemporaneamente una cellula nervosa o un globulo rosso maturo e una nuova cellula staminali.
Il gruppo di scienziati dell'universita' del Michigan ha rivelato che e' proprio questo gene, chiamato Bmi-1, che permetterebbe alle cellule staminali di autoreplicarsi ogni volta che producono del nuovo tessuto e il gene permetterebbe la formazione di cellule sia del sistema nervoso centrale che di quello periferico.
Sean Morrison, a capo del team ha commentato: ''finora con i nostri colleghi abbiamo studiato tre diversi tipi di cellule staminali importanti, e Bmi-1 sembra funzionare allo stesso modo in tutti tre i casi. Questo potrebbe indicare che il gene potrebbe essere il regolatore universale che controlla l'auto- ricreazione in tutte le cellule staminali adulte''.
La scoperta potrebbe quindi aiutare gli scienziati a sviluppare grandi colonie di cellule staminali adulte da utilizzare in varie terapie. Il gene potrebbe anche permettere ai medici di guidare lo sviluppo delle cellule in particolari tipi di tessuto, da utilizzare a scopo terapeutico. La scoperta potrebbe anche essere utile nella ricerca contro il cancro, in quanto le cellule cancerogene sono le uniche a dividersi con la stessa modalita' delle cellule formative adulte.