Donazione o conservazione del sangue del cordone ombelicale per uso autologo? A questa domanda rispondono due filosofie opposte. Una liberale, per cui ciascuno deve avere la possibilità di conservare, a proprie spese, materiale biologico che gli appartiene; e l’altra etica altruistica, per cui sangue e cellule sono un bene pubblico che va conservato al servizio di tutti. Rimandata quindi la conservazione autologa e promossa invece la donazione gratuita in banche pubbliche italiane, secondo una ordinanza del ministero della Salute. Chi volesse conservarlo per sé nell’ipotesi di un probabile utilizzo può farlo solo spedendo un ldt con il proprio cordone in banche private oltreconfine, a proprie spese e previa autorizzazione ministeriale.
Ancora sono molto discusse le concrete applicazioni mediche della riserva privata delle cellule staminali conservate personalmente; mentre sono chiare e valide le ragioni per donarlo e conservarlo in biobanche autorizzate. «Le cellule staminali emopoietiche trapiantate in pazienti affetti da patologie ematologiche sostituiscono il midollo osseo malato e ne rigenerano tutte le componenti. E il san gue di cordone ombelicale – spiega Anna Canazio – responsabile della Banca di cordone ombelicale e crio conservazione dell`ospedale Pausilipon Santobono – è una preziosa riserva di cellule staminali emopoietiche. L’autotrapianto non ha efficacia terapeuti ca definitiva perché lo stesso sangue può contenere già dei precursori della malattia, perciò va incentivatala donazione.
In Campania, il maggior numero di donazione proviene dal Salernitano grazie anche alla attiva collaborazione dell`associazione di volontariato Raffaele Passarelli». In laboratorio Ricercatori al lavoro sulle cellule staminali Che sia donazione o conservazione autologa: la modalità di prelievo è sempre la stessa e non comporta rischi né per il neonato né per la mamma. «la raccolta è molto semplice – spiega Raffaele Quirino, professore di Ginecologia ostetrica alla Sun – Quando il cordone è stato già tagliato, prima che la placenta sia espulsa e gettata, un operatore ostetrico provvede ad aspirare il sangue in un`apposita sacca sterile».
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