Speranze dal trapianto delle staminali

 La sclerosi multipla è  una malattia cronica del sistema  nervoso centrale terribilmente  aggressiva che  colpisce circa tre milioni di  persone nel mondo e per  la quale non esiste ancora  una cura risolutiva. Il convegno  "Optimizing Multiple  Sclerosis Therapy: Current  Treatment Models  and Future Options", promosso  da Serono Symposia  International Foundation  (SSIF), organizzazione  no profit, ha visto i più importanti  neurologi italiani  ed internazionali confrontarsi  prevalentemente sull’ottimizzazione delle terapie  disponibili e sul quadro complessivo delle terapie  attuali e future. Il convegno,  tenutosi nei giorni  scorsi a Roma, è stato ricco  di dialogo e inaugurato dai  preziosi interventi di David  Bates, professore della Clinica  Neurologica presso  l`Università di Newcastle  upon Tyne e Carlo Pozzilli,  professore di Neurologia  Clinica presso l`Università  "La Sapienza" di Roma. La  necessità di interrogarsi in  maniera urgente sulle prospettive  terapeutiche nasce  dalla constatazione che  una risposta esaustiva al  trattamento a lungo termine,  nonostante i buoni risultati  ottenuti con l`interferone  beta, è ancora piuttosto  rara, mentre la possibilità di differenti opzioni  terapeutiche consente, come  dichiara il Professor  Giancarlo Corni Presidente  del Comitato Scientifico di  SSIF "di raggiungere l`ambizioso  obiettivo del controllo  totale dell`attività della  malattia".  Il confronto ha riguardato  anche i risultati raggiunti  attraverso il trapianto di  cellule staminali in più di  400 pazienti affetti da SM  in forma grave. Tale procedura  di intervento, nonostante  i risultati incoraggianti,  possiede un tasso di  mortalità rilevante anche  se ridottosi del 2-3% negli  ultimi anni, ed è quindi da  considerarsi ancora come  in fase sperimentale.   

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