Referendum: Promotori Referendum soddisfatti della decisione di Draghi. Si passi a voto popolare.

Dichiarazione di Filomena Gallo e Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni e presidenti dei Comitati promotori dei referendum su eutanasia e cannabis

 

“Prendiamo atto con soddisfazione delle dichiarazioni del Presidente Draghi relativamente alla decisione di non costituirsi in Camera di consiglio quando verrà discussa l’ammissibilità dei referendum a febbraio. Siamo sempre più convinti che la parola debba passare al popolo sovrano. Infatti, la sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale ha stabilito quali siano le condizioni per cui non debba essere punito il suicidio assistito e invitato il Parlamento a normare il tema. A oltre due anni da quella decisione il testo incardinato alla Camera non ha un calendario certo per la sua adozione né non affronta le condotte al centro del referendum eutanasia legale.

 

Inoltre, la VI Conferenza nazionale sulle droghe del novembre scorso ha, tra le altre cose, raccomandato la revisione degli articoli 73 e 75 del Testo Unico sulle droghe 309/90 – gli stessi articoli toccati del referendum cannabis – per favorire la depenalizzazione di condotte oggi ancora fortemente punite.

 

Su temi centrali per la determinazione personale occorre che, a fronte di mancanza di assunzioni di chiare responsabilità politiche, l’elettorato si possa esprimere direttamente.