Cecchini, che ieri ha ribadito il parere negativo della Provincia di Roma sul testo, ha annunciato un convegno pubblico sul tema che si terrà il 19 ottobre a Palazzo Valentini cui saranno invitati gli operatori dei servizi territoriali, gli amministratori della Regione, dei Comuni e dei Municipi, le associazioni familiari, gli enti del terzo settore e i sindacati.
L’assessore provinciale alle Politiche Sociali e della Famiglia, Claudio Cecchini, è stato ascoltato ieri in commissione politiche sociali del Consiglio regionale del Lazio in merito alla proposta di legge regionale Tarzia sulla riforma dei consultori, Illustrando le proprie osservazioni, Cecchini ha espresso il parere negativo della Provincia di Roma sul testo di legge proposto. «Per mettere a punto un nuovo testo legislativo regionale», ha detto Cecchini, «occorre coinvolgere gli operatori dei servizi territoriali, sanitari e sociali, l’associazionismo familiare, il terzo settore, le varie realtà sociali e sindacali, gli ordini professionali e occorre verificare la volontà e la possibilità di mettere in campo adeguate risorse finanziarie, professionali e strumentali per l’effettivo raggiungimento degli obiettivi. Una nuova legge, fosse anche la migliore possibile, non supportata da risorse adeguate, non migliorerebbe il livello effettivo delle prestazioni attive sul territorio». Cecchini ha inoltre voluto sottolineare come i problemi riscontrati non hanno riguardato finora l’impianto legislativo e il modello di intervento realizzato, ma carenze e inefficienze in fase di attuazione. «Il numero dei consultori attivi sul territorio non è adeguato e non rispetta il parametro di proporzione con la popolazione, previsto dalla normativa», ha affermato Cecchini. «Gli operatori nelle dotazioni organiche sono insufficienti, i locali e le dotazioni strumentali sono spesso inadeguati e in molti casi non ci sono risorse finanziare congrue per sostenere la realizzazione di progetti e iniziative». Dopo essere entrato nel merito della nuova proposta di legge regionale e aver illustrato tutte le osservazioni specifiche (a partire dal fatto che il comma 1 dell’art. 1, che fa riferimento alla famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio può indurre l’equivoco che la legge si rivolga solo alle donne sposate), l’assessore ha suggerito, concludendo il suo intervento, «di sospendere 1’iter di esame e approvazione del testo di legge proposto e di avviare un percorso di confronto e coinvolgimento delle comunità territoriali, mediante audizioni della Commissione Regionale e l’organizzazione di eventi pubblici di confronto». Per l’organizzazione di momenti pubblici di confronto Cecchini ha suggerito il coinvolgimento delle Province, annunciando che la Provincia di Roma organizzerà un convegno pubblico sul tema dei consultori il 19 ottobre a Palazzo Valentini, cui saranno invitati gli operatori dei servizi territoriali, gli amministratori della Regione, dei Comuni e dei Municipi, le associazioni familiari, gli enti del terzo settore, i sindacati e tutti coloro interessati. «Alla fine del precorso», ha concluso Claudio Cecchini, «potranno essere così acquisiti elementi, proposte e suggerimenti, sulla base dei quali il Consiglio regionale potrà introdurre modifiche alla legge regionale attualmente vigente».
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