Le manovre notturne

Maria Antonietta Coscioni

mafcHanno approfittato del fatto che l’attenzione è concentrata sui lavori del G8 dell’Aquila, e di notte, nel chiuso di una commissione parlamentare, quella Affari sociali della Camera, la maggioranza di centro destra ha tentato l’ennesimo colpo di mano. Come anticipato in un’intervista su L’Avvenire del 19 giugno scorso, il ministro della Salute Maurizio Sacconi conferma la volontà del governo di procedere a tappe forzate per quel che riguarda la legge sul testamento biologico; e questo senza che prima sia stato approvato il provvedimento in materia di terapie del dolore e cure palliative, come era stato concordato.

Ancora una volta si viene meno alla parola data. Sacconi ha inoltre fatto sapere che, in dispregio alle obiezioni che da tanta parte dello stesso centro destra si sono levate, il governo non intende negoziare in alcun modo questioni come idratazione e alimentazione, considerati sostegni vitali e non terapie. Un’accelerazione che si spiega con il fatto che per il presidente del consiglio è vitale riguadagnare credito presso le gerarchie vaticane, dopo le ripetute ed esplicite critiche per i suoi comportamenti "privati"; si cerca insomma di recuperare la fiducia incrinata anche varando norme come quella sul testamento biologico: una legge medioevale e retrograda, che non esiste in nessun altro paese europeo, non tiene in alcun modo conto della volontà del paziente, e contraddice il principio di libertà di cura uno dei capisaldi della bioetica liberale – chiaramente espresso nell’articolo 22 della Costituzione, là dove si afferma che «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

La legge non può in ogni caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». È questo il "dono" che Berlusconi intende portare a papa Ratzinger, nell’udienza che si dice abbia chiesto e che forse otterrà? Noi radicali e associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca, non ci daremo per vinti; contrasteremo queste manovre con tutti gli strumenti a nostra disposizione, e mi auguro che dal centro sinistra come dal centro destra quanti hanno annunciato la loro contrarietà a questa legge da «Stato etico» (come l’ha definita il presidente della Camera Gianfranco Fini), sappiano dare voce, corpo e sostanza, a quelle politiche laiche e liberali che il Paese invoca. Cari amici e compagni di Terra, abbiamo bisogno del vostro aiuto: dobbiamo spezzare la spessa cortina di silenzio su queste vicende; l’opinione pubblica va informata di quello che si sta facendo, di nascosto, senza dibattito e confronto a Montecitorio. Sono decisioni, leggi che riguarderanno tutti.