Strasburgo, 15 giu. (Apcom) – Ecco come si sono espressi gli eurodeputati italiani nella votazione dell’Europarlamento che oggi a Strasburgo ha approvato l’emendamento che consente il finanziamento della ricerca Ue sulle cellule staminali embrionali. Favorevoli: per il gruppo Adle (Alleanza di democratici e liberali europei) i radicali Cappato e Pannella e i tre europarlamentari della Margherita Cocilovo, Paolo Costa e Pistelli (capodelegazione); per il gruppo Gue (Sinistra unitaria europea) Agnoletto, Catania e Musacchio (tutti del Prc) e Guidoni (Pdci); tra i non iscritti, Battilocchio (nuovo Psi) e Romagnoli (Fiamma tricolore); per il gruppo Pse gli indipendenti Chiesa, Occhetto e Lilli Gruber, e poi Pia Locatelli (Sdi) e i Ds Berlinguer, Fava, Gottardi, Lavarra, Napoletano, Panzeri, Pittella, Guido Sacconi, Marta Vincenzi e il capodelegazione Nicola Zingaretti; per i verdi la co-presidente del gruppo Monica Frassoni.
Contrari: per il gruppo Adle, gli eurodeputati della Margherita Alfonso Andria, Vittorio Prodi, Patrizia Toia, e i tre ‘novizi’ di Strasburgo, Losco, Susta e Veraldi; tra i non iscritti, i leghisti Borghezio, Salvini e Speroni, più Alessandra Mussolini; per il gruppo Ppe, Albertini, Castiglione, Gargani, Mauro, Ventre, Vernola e Zappalà di Forza Italia (assente il capodelegazione Tajani), più Bonsignore, Braghetto, Patriciello e Carlo Casini dell’Udc; per il gruppo Uen (Unione Europa delle nazioni), gli eurodeputati di An Angelilli, Foglietta, Romano La Russa, Musumeci e Pirilli; per i Verdi, infine, l’altoatesino Sepp Kusstatscher.
Tra gli astenuti, unico italiano è Fatuzzo, del Partito dei pensionati (che a Strasburgo siede nei banchi del Ppe). Da notare che nessun italiano del Ppe ha votato a favore dell’emendamento per la libetà di ricerca sugli embrioni, nonostante alla vigilia ci si aspettasse il ‘sì’ di un cospicuo drappello di Forza Italia (si facevano i nomi di Brunetta, Sartori, Musotto e Gawronski, assenti in aula, e Castiglione, Albertini e Vernola, che invece si sono espressi contro l’emendamento). Per quanto riguarda i Verdi, va sottolineata (anche se era attesa) la divisione tra i due italiani, la co-presidente del gruppo Monica Frassoni (favorevole) e Sepp Kusstatcher (contrario).
Per la cronaca, a favore ha votato anche il leader storico del movimento, il franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit. Nella Margherita, è abbastanza sorprendente la spaccatura interna tra la minoranza (compreso il capodelegazione Pistelli) che ha votato a favore, e il gruppo guidato da Patrizia Toia e da Vittorio Prodi (fratello del premier), decisamente contrario.
La sopresa rispetto a quest’allineamento di Pistelli, Costa e Cocilovo sulla ‘posizione Mussi’ è giustificata anche dal fatto che i tre europarlamentari avevano votato poco prima (insieme agli altri colleghi di partito) a favore dell’emendamento Niebler, che avrebbe posto dei severi limiti all’uso degli embrioni nella ricerca sulle staminali, e che non è passato per soli 19 voti. Tra i gruppi europei, infine, va sottolineato che l’unica formazione che non si è spaccata in questo voto che ha il record della trasversalità è stato l’Uen (di cui fa parte An), tutto schierato contro l’emendamento favorevole alla ricerca sugli embrioni.